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Cronaca

Torino, scoperto il covo dei signori della truffa: tre arresti. Sequestrate finte auto e moto civetta usate per ingannare gli anziani – Video –

Redazione Quotidiano Piemontese

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Furti in abitazione, con l’aggravante di aver agito con mezzi fraudolenti. Sono le accuse per A. M.,  30 anni, residente a Torino nel campo nomadi di corso Unione Sovietica, L. R., 28 anni, domiciliato a Volvera, e A. R., 46 anni, domiciliato a Volvera, tutti con precedenti di polizia, arrestati  a Torino e None dai carabinieri di Venaria Reale.

I carabinieri gli hanno gli notificato un’ ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere ieri pomeriggio, martedì 3 luglio, (due di loro erano già detenuti) per furti accertati nella provincia di Torino, dal febbraio a marzo 2018.

Le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Torino, partono dall’analisi del fenomeno dei furti (truffe) in abitazione in danno di anziani che ha permesso di focalizzare l’attenzione su un sodalizio di sinti piemontesi.

Modus operandi

Si presentavano a casa delle vittime, tutte anziane tra i 60 ed i 90 anni, e, dopo averle raggirate dicendo che dai rubinetti dell’acqua fuoriusciva del gas, li convincevano a riporre dentro il frigo, per evitare di essere danneggiati, gioielli e contanti, per poi darsi alla fuga unitamente ad un complice che fungeva da palo.

Gli arresti 

Durante l’indagine sono già stati eseguiti 2 arresti  in flagranza, recuperata refurtiva, tra gioielli e contanti, del valore  25mila euro nonché materiale per il travestimento, come casacche catarifrangenti e parrucche, una Fiat 500 e una moto Yamaha T Max ai quali i truffatori avevano applicato dispositivi sonori e luminosi simili a quelli in dotazione alle forze di polizia.

Sono stati accertati 9 furti in abitazione.

I precedenti arresti

Il 30 marzo scorso, i carabinieri di Venaria avevano individuato un garage a Orbassano utilizzato da due truffatori seriali di anziani come una sorta di camerino per indossare i costumi di scena per le truffe/furti da realizzare giorno per giorno.

Il garage era in uso ad A. M., e L.  R. entrambi con precedenti di polizia.

Nel garage, i militari avevano trovato una Fiat 500 di colore bianco, equipaggiata con una sirena e un lampeggiante blu, alla quale era stata applicata una pellicola autoadesiva di colore grigio e una targa contraffatta. Erano stati sequestrati anche quattro radio ricetrasmittenti, due parrucche, una casacca di colore grigio e una catarifrangente colore arancione, un cartellino riportante scritta “Ispettore controllo gas metano”, un flessibile e vari attrezzi atti allo scasso, tre bombolette spray urticante, 1.5 chili di monili in oro, del valore di circa 25.000 euro, 1.820 euro in contanti e 407 dollari americani.

Le indagini avevano permesso di accertare che il giorno dell’arresto la coppia aveva realizzato due truffe con conseguente furto in abitazione, qualificandosi quali tecnici azienda gas metano, a Castellamonte a due vedove di 73 e 89 anni. La coppia era stata arrestata per furto in abitazione in concorso, falso materiale, possesso di segni distintivi contraffatti e possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli.

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