Cronaca
La morte di Mauro Pianta fu causata da un surriscaldamento dell’apparecchiatura
Sarebbe stato un anomalo surriscaldamento dell’apparecchiatura utilizzata a causare la morte di Mauro Pianta, il giornalista morto alle Molinette durante una gastroscopia a radiofrequenza.
E’ quanto emerge dall’esame istologico sul cuore, che risulterebbe come ustionato. L’apparecchiatura ha un rivelatore di calore che però non si sarebbe attivato. Pianta si era sottoposto all’esame per la rimozione di un’ernia. Tutto sembrava essere andato secondo i piani ma al termine delloperazione il giornalista non si è svegliato ed ha poi subito un’emorragia interna e l’arresto cardiaco mentra si trovava ancora in sala.
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