Cultura
Proiezioni ed eventi di lunedì 4 giugno a Cinemambiente
La giornata al Festival si apre con la conferenza La transizione energetica: Economie e società sono rinnovabili (ore 9.30, ITCILO), organizzata, in collaborazione con CinemAmbiente, dal Centro internazionale di formazione dell’ILO, dalla Regione Piemonte (Direzione Ambiente, Governo e Tutela del territorio) e dall’Università di Torino. L’incontro è dedicato a un’analisi delle opzioni disponibili per lo sviluppo e l’utilizzo di un sistema energetico a basse emissioni di carbonio e prende spunto dai consistenti progressi registrati nell’ultimo decennio e dai dati positivi contenuti nella quinta edizione del Rapporto annuale sulle occupazioni nelle energie rinnovabili (Renewable Energy and Jobs). Pubblicata dall’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (IRENA), la ricerca indica, infatti, che il numero totale di persone impiegate nel settore ha valicato, per la prima volta, la soglia dei 10 milioni. All’incontro interverranno: Nicolas Maitre e Takaaki Kizu (Organizzazione internazionale del lavoro – ILO), Rabia Ferroukhi e Michael Renner (Agenzia internazionale per le energie rinnovabili – IRENA), Agostino Re Rebaudengo (Asja Ambiente Italia S.p.A), Andrea Zaghi (Elettricità Futura), Giuseppe Bergesio (Gruppo IREN), Silvana Dalmazzone (Università di Torino), Roberto Ronco (Direzione Ambiente, Governo e Tutela del territorio, Regione Piemonte), Silvia Riva (Direzione Competitività del Sistema regionale, Regione Piemonte). Moderano la giornalista Claudia Apostolo e Alice Vozza, coordinatrice dell’area di formazione sui Green Jobs presso il Centro internazionale di formazione dell’Organizzazione internazionale del lavoro (ITCILO).
Il primo appuntamento pomeridiano è con le due vincitrici del Premio Le Ghiande, il riconoscimento conferito dal Festival a quegli scrittori che hanno intrapreso, con tenacia, continuità e vocazione, un percorso di vita e scrittura legato a temi di carattere ambientale, paesaggistico e/o naturalistico. Quest’anno il premio è assegnato alla poetessa bergamasca Paola Loreto, autrice di diverse opere in versi già riconosciute dalla critica e premiate, tra le quali In quota, L’acero rosso, Conoscenza della neve e la più recente, Case spogliamenti, e alla genovese Chicca Gagliardo, autrice dei romanzi Lo sguardo dell’ombra e Il poeta dell’aria. Romanzo in 33 lezioni di volo, nonché di Gli occhi degli alberi e la visione delle nuvole. Le due autrici dialogheranno del complesso delle proprie opere con il poeta e scrittore Tiziano Fratus nel corso di un incontro in cartellone alle 16, all’Accademia delle Scienze.
A seguire il Festival propone il lungometraggio in concorso The Ancient Woods, con cui il biologo e regista Mindaugas Survila esplora l’ultima porzione rimasta di un’antica foresta lituana. Immerso in un’atmosfera fiabesca, il film è un viaggio ai confini del mondo e del tempo, che ha richiesto otto anni di preparazione e che s’inoltra tra la vegetazione fino alle caverne dei lupi e al nido delle cicogne nere, per poi raggiungere la foresta sottomarina, formatasi migliaia di anni fa, e, infine, tornare dagli esseri umani stanziati ai margini del bosco. La proiezione sarà seguita da un incontro con il direttore del Laboratorio internazionale di neurobiologia vegetale (LINV) Stefano Mancuso e con lo zoologo Franco Andreone (Museo Regionale di Scienze Naturali).
Sempre nel pomeriggio, in cartellone una serie di cortometraggi in concorso di produzione nazionale, che, riuniti sotto il titolo “Storie d’Italia” (ore 16.30, Cinema Massimo 1), volgono uno sguardo sulle esperienze di lavoro e di vita più vicine a noi. In un viaggio dal Nord al Sud della Penisola, la selezione presenta le storie positive di chi ha scelto nuovi modelli di esistenza e sussistenza – attinti da antiche tradizioni così come da innovativi esempi di integrazione sostenibile – ma anche quelle drammatiche di chi non ha potuto scegliere. Al termine della proiezione i registi dialogheranno con Jacopo Chessa, direttore del Centro Nazionale del Cortometraggio. In parallelo, verrà proposta la replica di “Ecovisioni” (ore 16.30, Cinema Massimo 3), la sottosezione riservata ai cortometraggi sperimentali.
Nel tardo pomeriggio, il Festival presenta il lungometraggio in concorso Guardians of the Earth (ore 18, Cinema Massimo 1). Diretto dal regista di origine polacca Filip Antoni Malinowski, il film esplora i retroscena della COP21 di Parigi, rivelando la vera natura delle forze in campo dietro le quinte del massimo accordo internazionale sul clima: un teatro di scontro tra egoistici interessi nazionali e interi paesi a rischio di distruzione, popolazioni ricche e popolazioni povere, vittime e profittatori. La proiezione sarà seguita da un incontro con Fred Onduri Machulu, presidente dell’Advisory Board del Climate Technology Center and Network, con Moustapha Kamal Gueye, coordinatore e consulente politico del Green Jobs Programme dell’International Labour Organization, e con Alice Vozza, coordinatrice dell’area di formazione sui Green Jobs presso il Centro internazionale di formazione dell’Organizzazione internazionale del lavoro (ITCILO).
Sempre nel tardo pomeriggio, il Festival presenta, nel Concorso internazionale Documentari, Smoke & Fumes – The Climate Change Cover-Up (ore 18.15, Cinema Massimo 3), del tedesco Johan von Mirbach, reportage su quello che è stato definito “il più grande scandalo della storia umana”, emerso dopo decenni di silenzio. Sulla base di recenti inchieste in Usa, il film ricostruisce il ruolo delle grandi compagnie petrolifere nell’occultamento dei dati sul cambiamento climatico provocato dalle loro stesse attività, noti fin dagli anni Cinquanta ai giganti dell’oro nero, che hanno concordemente insabbiato fondamentali ricerche scientifiche sul fenomeno di maggior impatto ambientale della nostra epoca. La proiezione sarà seguita da un incontro con l’autore e con Silvia Dalmazzone, docente di Economia dell’Ambiente e delle Risorse naturali presso l’Università di Torino.
In orario preserale, si torna alla produzione nazionale con il mediometraggio in concorso Binari (ore 19.30, Cinema Massimo 3) di Diego Cenetiempo. Il film intreccia in un unico racconto le storie, che si snodano lungo le tratte di linee ferroviarie secondarie o abbandonate, di tre personaggi: la pendolare Katia, che percorre ogni giorno in treno 46 km per andare al lavoro, il cicloviaggiatore Emilio, che da Trieste arriva in Istria lungo la Parenzana riconvertita in pista ciclabile, Michele, che ha trasformato la casa di famiglia in Parco ferroviario. La proiezione sarà seguita da un incontro con l’autore, con Paolo Fedrigo, dirigente dell’Agenzia Regionale per l’Ambiente del Friuli Venezia Giulia, e con Roberto Rovelli, vice presidente dell’Associazione Italiana Greenways.
In serata, un altro appuntamento con i cortometraggi in concorso, riservato ai film brevi animati. Riuniti nella sottosezione “Ecoanimazione” (ore 20, Blah Blah), i nove titoli selezionati affidano alle ali dell’immaginazione il loro messaggio ecosostenibile, facendo prendere vita a ortaggi, oggetti, sogni, presentando i punti di vista delle altre creature che abitano la Terra, invertendo i ruoli tra uomini e animali. Il programma sarà presentato nell’ambito del ciclo di appuntamenti dedicati all’animazione “Aperitoon”, a cura di Emiliano Fasano.
Fitto di appuntamenti il resto del cartellone serale. Esplora le straordinarie potenzialità delle nuove tecnologie genetiche Genesis 2.0 (ore 20, Cinema Massimo 1), film di produzione svizzera diretto da Christian Frei e Maxim Arbugaev e presentato in anteprima mondiale al Sundance Film Festival 2018, dove ha vinto il World Cinema Documentary Special Jury Award for Cinematography. A partire dal ritrovamento di una carcassa di mammuth perfettamente conservata nelle isole della Nuova Siberia e dalle ipotesi concrete di clonazione dell’animale estinto nell’epoca glaciale avanzate da una parte della comunità scientifica, il film riflette sulle implicazioni della prossima rivoluzione in cui l’uomo pare destinato a farsi Creatore di completi e complessi sistemi biologici artificiali. La proiezione sarà seguita da un incontro con il regista Christian Frei e con Maurizio Casiraghi, docente di Evoluzione biologica e molecolare, Zoologia e Simbiosi all’Università degli Studi di Milano-Bicocca, coordinato da Franco Andreone (Museo Regionale di Scienze Naturali).
Ancora in serata, il Festival rende omaggio ad Antonietta De Lillo, presente nella giuria del Concorso internazionale documentari, con la proiezione del suo film più recente, Il Signor Rotpeter (ore 21, Cinema Massimo 3). Ispirato al racconto di Franz Kafka Una relazione per un’Accademia, in cui una scimmia, diventata uomo, espone all’università le fasi della sua metamorfosi – specchio di una condizione contemporanea snaturante e costrittiva – il mediometraggio vede protagonista Marina Confalone, premio speciale ai Nastri d’argento 2018 per la sua straordinaria interpretazione. La proiezione sarà seguita dall’incontro con la regista.
Le proiezioni in seconda serata vedono ancora protagoniste le produzioni italiane, che gareggiano nella sezione competitiva nazionale. Cca’ semu (ore 22.15, Cinema Massimo 3) di Luca Vullo, è dedicato alla Lampedusa di oggi, stretta nel doppio ruolo di centro simbolico dell’attuale crisi migratoria mediterranea e di comunità isolata alla periferia d’Europa; attraverso i racconti degli abitanti, il film si sofferma sui cambiamenti della vita nell’isola da quando gli sbarchi sono diventati un aspetto della quotidianità. La proiezione sarà seguita da un incontro con il regista. Sorgenti del burro (ore 22.15, Cinema Massimo 3), di Manuele Cecconello, racconta la quotidianità di un piccolo alpeggio del Piemonte orientale, dove madre e figlia hanno scelto di dedicarsi alla produzione del burro artigianale sostenuta da Slow-food. La proiezione sarà seguita da un incontro con il regista.
Per la sezione fuoriconcorso “Panorama”, invece, viene presentato un cortometraggio di produzione torinese, Feu (ore 22.30, Cinema Massimo 1), realizzato da R-Eact, un gruppo di studenti del Corso di Laurea Magistrale in Economia dell’Ambiente, della Cultura e del Territorio presso l’Università degli Studi di Torino, che hanno voluto offrire uno spunto di riflessione in chiave artistica sul tema degli incendi nel nostro territorio, in particolare sui roghi che lo scorso anno hanno distrutto 7mila ettari di bosco in Piemonte. Nel film la protagonista è la Val di Susa, pronta al sonno invernale e improvvisamente trasformata in un inferno di devastazione, mentre immagini e suoni dicotomici si dipanano su una linea temporale scandita dalle fiamme. La proiezione sarà seguita da un incontro con gli autori.
La serata si conclude con un mediometraggio in gara nella sezione internazionale One Hour, Activist (ore 22.30, Cinema Massimo 1), documentario di Petteri Saario ambientato in una piccola città della Lapponia, dove la quindicenne Riikka Karppinen, la più giovane consigliera comunale di tutta la Finlandia, si batte per la difesa di un parco nazionale minacciato da una delle più grandi compagnie minerarie internazionali. La proiezione sarà seguita da un incontro con il regista e la protagonista del film condotto dalla giornalista Giorgia Marino.
PROGRAMMA
Legenda
CID CONCORSO INTERNAZIONALE DOCUMENTARI
CIOH CONCORSO INTERNAZIONALE ONE HOUR
CDI CONCORSO DOCUMENTARI ITALIANI
CC CONCORSO CORTOMETRAGGI
P PANORAMA
CAJ CINEMAMBIENTE JUNIOR
ET ECOTALK
EE ECOEVENTI
ET
ITCILO – ore 09:30
La transizione energetica: Economie e società sono rinnovabili
Investire nell’efficienza energetica e nell’uso di fonti rinnovabili per la fornitura di energia è fondamentale per ridurre le emissioni di gas serra e contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici. In pari tempo garantisce l’approvvigionamento energetico necessario a una domanda in crescita e influisce positivamente su accessibilità e distribuzione. La transizione verso uno sviluppo a basse emissioni di carbonio non può avvenire senza un cambio di paradigma nel settore energetico, nelle industrie dipendenti da combustibili fossili e nei settori la cui redditività deriva in gran parte da misure di efficienza (edilizia, costruzione, trasporti, elettricità).
Lo scorso decennio ha visto notevoli progressi nella transizione globale verso le energie rinnovabili, con obiettivi ambiziosi per aumentarne la quota nel mix energetico e ottimizzare la capacità produttiva riducendone i costi, in un numero sempre maggiore di paesi in tutto il mondo. I progressi sono stati più pronunciati laddove il sostegno di una serie di politiche innovative è stato forte e coerente. Secondo la quinta edizione del Rapporto annuale sulle occupazioni nelle energie rinnovabili (Renewable Energy and Jobs) pubblicato dall’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (IRENA), il numero totale di persone impiegate nel settore ha valicato, per la prima volta, la soglia dei 10 milioni.
La questione non è più se le rinnovabili debbano svolgere un ruolo nella fornitura di servizi energetici, ma piuttosto come accelerare il movimento verso una transizione energetica pulita a livello globale e propiziare un rinnovato sviluppo economico e sociale attraverso la creazione di nuovi posti di lavoro. La transizione energetica si fa quindi anche carico di gestire esternalità ambientali legate alla produzione, nel rispetto della disponibilità e qualità delle risorse ambientali.
Il Centro internazionale di formazione dell’ILO, la Regione Piemonte (Direzione Ambiente, Governo e Tutela del territorio), l’Università di Torino e CinemAmbiente organizzano congiuntamente questa Conferenza per discutere le opzioni disponibili per lo sviluppo e l’utilizzo di un sistema energetico a basse emissioni di carbonio, alla luce dei risultati forniti nelle analisi di settore pubblicate da IRENA e ILO negli ultimi mesi.
partecipano all’incontro
Nicolas Maitre e Takaaki Kizu, Organizzazione internazionale del lavoro (ILO)
Rabia Ferroukhi e Micheal Renner, Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (IRENA)
Agostino Re Rebaudengo, Asja Ambiente Italia S.p.A
Andrea Zaghi, Elettricità Futura
Giuseppe Bergesio, Gruppo IREN
Silvana Dalmazzone, Università di Torino
Roberto Ronco, Direzione Ambiente, Governo e Tutela del territorio, Regione Piemonte
Silvia Riva, Direzione Competitività del Sistema regionale, Regione Piemonte
moderano
Claudia Apostolo, giornalista
Alice Vozza, Centro internazionale di formazione dell’Organizzazione internazionale del lavoro (ITCILO)
prenotazione obbligatoria: junior@cinemambiente.it
CID
Accademia delle Scienze – ore 16.00
Premio letterario Le Ghiande
Tiziano Fratus dialoga con Paola Loreto e Chicca Gagliardo, vincitrici del Premio letterario Le Ghiande 2018.
a seguire
The Ancient Woods
di Mindaugas Survila (Lituania 2017, 85’)
Nell’ultima porzione rimasta di una antica foresta lituana, si schiude un mondo in cui i confini del tempo si fondono e tutto ciò che esiste non appassisce o invecchia, ma “cresce” nell’eternità. In una atmosfera quasi fiabesca, accompagnata esclusivamente dai ricchi suoni della natura, i giorni e le ore sembrano essere sospesi, mentre la linea che separa la vita dell’uomo e quella della natura viene delicatamente cancellata in un unico flusso narrativo. Otto anni di preparazione per catturare con estrema precisione qualcosa di più di un semplice habitat naturale. Un viaggio che tra la vegetazione ci conduce dalle caverne dei lupi, fino al nido delle cicogne nere e poi in profondità per raggiungere la foresta sottomarina, formatasi migliaia di anni fa, per ritornare agli esseri umani che abitano ai margini del bosco.
al termine della proiezione, incontro con Stefano Mancuso e Franco Andreone
CC
Cinema Massimo 1 – ore 16.30
STORIE D’ITALIA
Uno sguardo ravvicinato e profondo su esperienze di lavoro e di vita intense, significative e, soprattutto, lontane dai riflettori. Attraversando l’Italia da Nord a Sud, incontriamo persone che ci raccontano delle proprie scelte ispirate a nuovi modelli di vita, attinti ad antiche tradizioni così come a innovativi esempi di integrazione sostenibile. Progetti concreti accomunati dalla fiducia nel senso comune di ogni singolo individuo, resi ancora più incisivi dal dramma di Paola Clemente, vittima del caporalato.
La giornata
di Pippo Mezzapesa (Italia 2017, 11’)
La storia di Paola Clemente, bracciante pugliese di 49 anni, morta di fatica il 13 luglio 2015 nel campo in cui lavorava.
Fratello aglio
di Andrea Parena (Italia 2017, 24’)
Severino, continuando un’antica tradizione agricola, coltiva l’aglio su una collina chiamata “Monfrina”, nel piccolo villaggio di Mombello in Piemonte.
Ultimo chilometro
di Roberto Vietti, Emma Ramacciotti (Italia 2017, 3’)
Adriano si muove per la città sempre in bicicletta. Il suo viaggio quotidiano è guidato dalla voce di Auro Bulbarelli e Davide Cassani, famosi telegiornalisti sportivi.
Il signor Sindaco e la Città Futura
di Gianfranco Ferraro (Italia 2016, 10’)
La storia di Domenico Lucano, sindaco di Riace, che ha creato un modello di integrazione sostenibile nel piccolo paese della Calabria.
Il gusto della libertà
di Raffaele Palazzo (Italia 2017, 14’)
Un ex detenuto, ora cuoco professionista, ha invitato i suoi compagni di cella a cena a Liberamensa, il ristorante all’interno del carcere di Torino.
al termine della proiezione, Jacopo Chessa dialoga con gli autori
CC
Cinema Massimo 3 – ore 16.30
ECOVISIONI
Paesaggi post-industriali, attività estrattive nei mari e sulla terraferma, treni abbandonati in una remota periferia. L’osservazione di ciò che ci circonda crea scenari apocalittici per un mondo alla deriva, il cui de profundis viene celebrato da ombre in volo sulla discarica prossima a un cimitero. Ma uno spiraglio di luce è possibile: l’ascolto di un impulso che ci riporta alla sacralità della foresta, mentre un viaggio surreale sulle tracce degli Inuit evoca visioni di speranza e di profonda bellezza.
Pociąg do apokalipsy – A Trip to the Apocalypse
di Ian Giedrojć (Polonia 2017, 3’)
Un cimitero di treni. Un viaggio virtuale verso l’ultima stazione: l’apocalisse.
Sabotage
di Night Owl (Gran Bretagna 2017, 5’)
Un’istantanea dell’industria estrattiva: l’avidità di pochi che distrugge la Terra di tutti.
Seismos
di Zaïde Bil (Belgio 2017, 10’)
Gli effetti delle perforazioni per l’estrazione del gas naturale in una zona del Nord dei Paesi Bassi.
Stratum
di Nick Jordan, Jacob Cartwright (Gran Bretagna 2018, 12’)
I paesaggi post-industriali della European Route of Industrial Heritage, a cui fa da contrappunto la narrazione di Borinage diretta da Joris Ivens e Henri Storck nel 1934.
Sub Terrae
di Nayra Sanz Fuentes (Spagna 2017, 7’)
Le ombre non sono sempre sottoterra: stormi di uccelli si aggirano su di un cimitero e una discarica.
Three Thousand
di Asinnajaq (Isabella-Rose Weetaluktuk) (Canada 2017, 14’)
Il passato, il presente e il futuro degli Inuit.
Two°C
di Maxime Contour (Francia 2017, 4’)
New York inondata dal mare: uno scenario possibile entro 60 anni.
Werifesteria
di Jennifer Hardacker (USA 2018, 7’)
Werifesteria è l’impulso di vagare nella foresta, evoca fiabe, miti e la pratica giapponese Shinrin-Yoku, il “bagno nella foresta”.
CID
Cinema Massimo 1 – ore 18.00
Guardians of the Earth
di Filip Antoni Malinowski (Germania 2017, 85’)
L’accordo sul clima di Parigi (COP21) costituisce un passo fondamentale nel destino dei prossimi decenni, poiché per la prima volta 195 nazioni si sono impegnate a siglare un piano d’azione globale per far fronte al surriscaldamento della Terra e ai conseguenti cambiamenti climatici. Filmati inediti ci conducono dietro le porte chiuse della conferenza e nel mostrare il complesso sviluppo del negoziato verso il successo finale, rivelano il conflitto di un mondo globalizzato dilaniato dal dilemma tra solidarietà e interessi nazionali, dal divario fra crescita economica e perdita di diritti e di vite umane. Attraverso le riflessioni di alcuni delegati, di esperti e attivisti, una domanda cruciale viene posta allo spettatore: questo accordo potrà davvero sfidare la più grande minaccia dei nostri tempi?
al termine della proiezione, incontro con Fred Onduri Machulu, Moustapha Kamal Gueye e Alice Vozza
CIOH
Cinema Massimo 3 – ore 18.15
Smoke & Fumes – The Climate Change Cover-Up
di Johan von Mirbach (Germania 2018, 52’)
Uno sconcertante resoconto sul “più grande scandalo della storia umana”, come lo definisce Carroll Muffett, presidente del Centro di diritto ambientale internazionale di Washington. Dopo decenni di silenzio alcuni pubblici ministeri statunitensi hanno finalmente avviato un’inchiesta contro le più note società petrolifere responsabili di avere insabbiato, sin dalla fine degli anni Cinquanta, fondamentali ricerche scientifiche sul devastante impatto climatico causato dalla loro stessa attività e di condurre, su tali basi, ingannevoli campagne mediatiche. Un rapporto sconvolgente che mostra come Exxon e Shell continuino ad operare indisturbate, manipolando a proprio favore decisioni politiche fondamentali in materia ambientale e influenzando in modo determinante il destino del nostro pianeta.
al termine della proiezione, incontro con l’autore e con Silvana Dalmazzone
CDI
Cinema Massimo 3 – ore 19.30
Binari
di Diego Cenetiempo (Italia 2017, 56’)
Katia percorre ogni giorno in treno 46 Km per andare al lavoro. Dal 2011 cura un blog in cui racconta la sua esperienza di pendolare. Emilio è un cicloviaggiatore che per la prima volta segue la Parenzana, un’antica tratta ferroviaria che da Trieste si spinge in Istria fino a Porec, oggi riconvertita in una delle piste ciclabili più famose e affascinanti d’Europa. Per Michele i treni sono il suo lavoro, ma anche una passione che lo porta a coronare il sogno di trasformare la casa di famiglia, situata in un piccolo comune presso Pordenone, in un Parco Ferroviario. Tre storie che corrono lungo i binari e si intrecciano in un unico racconto. Un mondo fatto di paesaggi, suoni, rumori, persone, autentico microcosmo che svela scorci di vita odierna narrando al tempo stesso suggestioni antiche.
al termine della proiezione, incontro con l’autore, Paolo Fedrigo e Roberto Rovelli
CID
Cinema Massimo 1 – ore 20.00
Genesis 2.0
di Christian Frei, Maxim Arbugaev (Svizzera 2018, 103’)
Sulle remote isole della Nuova Siberia nell’Oceano Artico, in un’atmosfera quasi primordiale, i cacciatori, spinti dal vantaggioso prezzo dell’oro bianco, cercano le zanne dei mammut estinti. Ma lo scongelamento del permafrost può consegnare loro ben più del prezioso avorio, restituendo una carcassa di mammut sorprendentemente conservata. Tali reperti richiamano l’attenzione di quei ricercatori che, come a seguire una trama fantascientifica, da tempo in varie parti del mondo studiano la possibilità di riportare in vita questo animale, clonandone il DNA. Tuttavia ciò sarebbe solo la prima manifestazione di una prossima grande rivoluzione tecnologica il cui obiettivo è produrre sistemi biologici artificiali completi. Un esercizio. Un gioco da svariati milioni di dollari, dove l’uomo si fa Creatore.
al termine della proiezione, incontro con Christian Frei e Maurizio Casiraghi, coordina Franco Andreone
CC
Blah Blah – ore 20.00
ECOANIMAZIONE
Tra tempeste di neve e rumorosi locali londinesi attraversiamo un mondo animato in cui prendono vita animali, ortaggi, oggetti, sogni e incubi di esseri umani. Tanti brevi viaggi e punti di vista per nutrire con la fantasia una nuova sensibilità nei confronti dell’ambiente e dare un messaggio di speranza. Così, dal racconto di un’ape giungiamo infine all’intensità di avventure surreali, dove, d’un tratto, il gioco di luci su una pietra antica ci cattura in una dimensione di pura poesia.
Beebox
di Cable Hardin (USA 2018, 3’)
Una storia di ecocultura raccontata da un’ape e dal suo alveare.
City Harvest London – Together We Can
di Emi Tse, Giorgia Grassini, Ayesha L. Rubio (Gran Bretagna 2017, 1’)
La campagna di sensibilizzazione della maggiore organizzazione londinese per la ridistribuzione delle eccedenze alimentari di ristoranti e supermercati.
Elegy
di Paul Bush (Gran Bretagna 2017, 6’)
Una poesia naturale di pietra e luce – solo pietra e luce.
Felsine
di Francisco Daniel Cabrera Guzmán (Messico 2017, 6’)
La vita di una patata, dal campo alla tavola.
IN Corp.
di Marcell Andristyak (Ungheria 2017, 8’)
Spot promozionale di prodotti che mirano a (ri)stabilire l’armonia fisiologica dell’essere umano: organi fittizi e accessori per reinterpretare le nostre capacità perdute.
Pet Man
di Marzieh Abrarpaydar (Iran 2017, 5’)
Un commerciante di animali sogna di trovarsi intrappolato in una gabbia.
Plastic
di Sébastien Baillou (Francia 2017, 7’)
Un uccello sorvola un mondo di plastica colorata.
Tak daleko, tak blízko – So far, so close
di Mikkel Odehnalu (Repubblica Ceca 2017, 11’)
La prima tempesta di neve si avvicina, un lupo bianco allo stremo trova qualcosa per cui vale la pena di lottare.
Polvere sottile
di Alessandra Boatto, Gloria Cianci, Sofia Zanonato (Italia 2018, 8’)
Nella Terra arresa all’inquinamento, sommersa da un mare di polvere scura e sottile, una giovane donna si salva con una zattera improvvisata.
proiezione nell’ambito di Aperitoon, a cura di Emiliano Fasano
P
Cinema Massimo 3 – ore 21.00
Il Signor Rotpeter
di Antonietta De Lillo (Italia 2017, 37’)
Primo ritratto della regista di un personaggio immaginario, ispirato al racconto di Franz Kafka Una relazione per un’Accademia in cui il Signor Rotpeter, una scimmia diventata uomo, espone all’università le fasi della sua metamorfosi. Attraverso una lunga intervista, la storia di questo strano personaggio, magistralmente interpretato da Marina Confalone, si dipana intrecciando frammenti della lezione all’Ateneo, messinscena del suo passato, con un presente calato nella Napoli contemporanea. È qui che Rotpeter riflette sui nostri tempi ed esprime la ricerca disperata di una “via d’uscita”, portando in sé istanze universali quali libertà, sopravvivenza, umanità. E mentre egli assume man mano consistenza reale, lo spettatore si riconosce sempre più nel suo sentire, come posto di fronte a uno specchio.
al termine della proiezione, incontro con l’autrice
CDI
Cinema Massimo 3 – ore 22.15
Cca’ semu
di Luca Vullo (Italia 2018, 32’)
“Ccàsemu” – siamo qui, è il modo in cui gli abitanti di Lampedusa indicano, con orgoglio e rassegnazione al tempo stesso, il loro posto nel mondo. A centinaia di chilometri dalla terraferma, più vicina alle coste tunisine che non a quelle siciliane, Lampedusa è ormai il simbolo dell’attuale crisi migratoria mediterranea. Nell’affrontare le sfide etiche di questa “crisi” globale, i lampedusani devono anche trovare risposte a questioni locali legate alla loro natura di comunità isolata, situata alla periferia dell’Europa. Uno sguardo su come è mutata la vita di Lampedusa, da quando gli sbarchi sono diventati un aspetto dello scorrere quotidiano, attraverso i racconti dei suoi abitanti per cogliere l’autenticità di una popolazione abituata con dignità a contare su se stessa.
Sorgenti del burro
di Manuele Cecconello (Italia 2017, 40’)
Madre e figlia vivono in un alpeggio del Piemonte Orientale a 1400 metri di altezza, circondate dai loro animali, dai pascoli e dalla forza delle rocce alpine. Il giorno comincia con la raccolta della panna, la pulizia della stalla e la produzione del burro artigianale sostenuta da Slow-food. Durante il lungo pomeriggio di giugno la figlia pascola gli animali sull’erba alta, la madre lavora il latte e trae il sostentamento per la famiglia. La nuova mungitura assicurerà così il viatico per il giorno dopo.
Un’immersione nel flusso bianco del latte attraverso il lavoro senza sosta di mani sicure. Il tempo dello sgorgare dell’acqua sulla roccia, sulle pietre e nei rivoli che solcano i pascoli, in una risonanza crescente tra l’obiettivo e l’habitat naturale di cui le protagoniste fanno parte.
al termine della proiezione, incontro con gli autori
P – CIOH
Cinema Massimo 1 – ore 22.30
Feu
di R-Eact (Italia 2018, 10’)
In pochi giorni la Val di Susa si trasforma: da distesa di vita pronta al lungo sonno invernale ad inferno di fiamme, cenere e devastazione. Immagini e suoni dicotomici che si dipanano su una linea temporale scandita dalle fiamme per dare voce e corpo ad una Natura bruciata dal fuoco.
al termine della proiezione, incontro con gli autori
Activist
di Petteri Saario (Finlandia 2017, 58’)
In una piccola città della Lapponia la quindicenne Riikka Karppinen è consigliera comunale, la più giovane di tutta la Finlandia. Rappresentante della Lega Verde, la vediamo impegnata nella battaglia per la difesa del vicino parco nazionale, appartenente alla Rete Natura 2000, creata dall’Unione europea per la protezione di habitat naturali, e al contempo minacciato da una delle più grandi compagnie minerarie internazionali interessata all’estrazione dei metalli in quell’area. L’idea che l’offerta costituisca un’opportunità di sviluppo, senza considerare le conseguenze a livello ambientale, si diffonde fra consiglieri e normali cittadini tanto che la ragazza entrerà in conflitto anche con suo padre. Ma la posta in gioco per le future generazioni è troppo alta e Riikka è determinata ad andare fino in fondo.
al termine della proiezione, Giorgia Marino intervista l’autore e la protagonista
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