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Lavoro

Embraco, salvi tutti i lavoratori e mantenute le condizioni economiche e lavorative

Redazione Quotidiano Piemontese

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Pare essersi risolta nel migliore dei modi la questione Embraco. Il ministro Calenda, al termine dell’incontro con le parti in causa, ha annunciato che tutti i lavoratori dello stabilimento di Riva di Chieri saranno ripresi dalle due aziende pronte a investire “con gli stessi diritti e le stesse retribuzioni, senza nessun supporto di denaro pubblico”.

I dettagli si avranno venerdì con la firma ma qui di seguito il comunicato dei sindacati spiega quali sono i programmi:

Uilm e Fiom rendono noto che in data odierna, presso il Mise, sono stati presentati i due piani di reindustrializzazione dello stabilimento Embraco di Riva di Chieri che consentiranno di ricollocare tutti i lavoratori dichiarati in esubero.

Il primo fa capo alla israelo-cinese Ventures Production, una società neocostituita composta all’85% da Ventures Srl e al 15% da Guangdong Electric. Quest’ultima realtà, partecipata dal Governo cinese, ha l’opzione di salire al 40% del capitale entro 18 mesi. L’azienda investirà 20 milioni di euro per produrre sistemi di depurazione per l’acqua e robot per la pulizia a secco dei pannelli fotovoltaici. Nel complesso, la società conta di occupare un totale di 474 lavoratori a regime dopo il 2020. Novanta saranno assunti nelle prossime settimane, 372 totali entro giugno 2020. Il periodo da giugno 2018 allo stesso mese del 2020 sarà coperto con l’utilizzo degli ammortizzatori sociali.

Il secondo progetto fa capo alla Astelav di Vinovo (Torino), società specializzata nella commercializzazione di ricambi per elettrodomestici con 55 dipendenti, che nel 2016 ha lanciato il business della rigenerazione degli stessi apparecchi. L’azienda, che nel 2017 ha fatturato 13,5 milioni di euro, amplierà la propria attività in un’area di 6mila metri quadrati, dove occuperà 30 lavoratori più altri 10 nel giro di un anno, e dove l’attività partirà nel giro di due mesi per arrivare a regime entro 4 mesi, con un potenziale massimo di 50mila pezzi all’anno.

Nei prossimi giorni inizierà la mappatura delle competenze professionali dei lavoratori per avviare i corsi di formazione propedeutici alla ricollocazione.

Venerdì è in programma un incontro all’Unione Industriale di Torino per definire gli aspetti normativi ed economici del passaggio di lavoratori dalla Embraco alle nuove realtà che si insedieranno.

 

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