Lavoro
Due progetti per salvare la Embraco di Riva di Chieri
Uilm e Fiom rendono noto che giovedì 3 maggio si è svolto un incontro con Embraco all’Unione Industriale di Torino nel quale, come concordato con l’intesa dello scorso 27 marzo, è stato fatto il punto sui progetti di reindustrializzazione ai quali sta lavorando l’azienda di concerto con il Mise.
Embraco ha informato le organizzazioni sindacali che in questa fase sono ancora in corso i processi di “due dilegence”, potenzialmente propedeutici all’insediamento di nuovi soggetti nello stabilimento di Riva di Chieri.
Come emerso nelle ultime settimane, al momento sono due i progetti in fase più avanzata, che restano riservati proprio per la concomitanza con i processi di valutazione finanziaria e di fattibilità industriale: quello di un’azienda italiana che opera nel settore del bianco, che sarebbe in grado di ricollocare circa 40 lavoratori, e quello di una cordata di imprenditori stranieri e italiani che, nell’arco di 18-24 mesi, potrebbe rioccupare circa 350 addetti.
Considerando le circa 60 uscite volontarie già avvenute e quelle che potranno aggiungersi nei prossimi mesi in base al piano di incentivi, i due progetti potrebbero avere il potenziale per ricollocare tutti i lavoratori attualmente in forza al sito torinese.
Dalla prossima settimana in azienda inizieranno incontri con gruppi di lavoratori per prepararli al cambiamento che si prospetta nei prossimi mesi.
L’azienda ha rinviato ulteriori aggiornamenti al tavolo convocato al Mise il prossimo 15 maggio.
Dichiarano Dario Basso, segretario della Uilm di Torino, e Vito Benevento, responsabile Embraco per la Uilm: “Siamo in una fase stringente, auspichiamo che il 15 maggio si metta la parola fine a questa vicenda e che ai lavoratori vengano riconosciute le giuste aspettative. La Uilm non abbasserà la guardia, perché abbiamo il dovere di accompagnare in tutto il percorso i lavoratori della Embraco, che insieme a noi si sono adoperati per salvare la loro azienda e i posti di lavoro. Auspichiamo che l’unità di intenti dia buoni risultati e siamo più fiduciosi che la vicenda si concluda positivamente”.
Dichiarano Lino La Mendola, della segreteria Fiom Torino, e Ugo Bolognesi, responsabile Embraco per la Fiom: “Oggi ci saremmo aspettati la presenza degli acquirenti industriali, proprio per approfondire gli impegni che si sono assunti rispetto sia ai progetti, sia al mantenimento dell’occupazione, con le condizioni acquisite dai lavoratori. Abbiamo appreso con rammarico di una loro indisponibilità odierna, in ogni caso per il 15 maggio presso il Mise ci aspettiamo che finalmente questi soggetti si manifestino fisicamente e che si diano risposte concrete a tutti i lavoratori”.
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