Cronaca
Prese un monopattino dai rifiuti, nessun reintegro per la dipendente dell’azienda
Nessun reintegro per Aicha Elisabethe Ounnadi, la donna che venne licenziata dopo che prese un giocattolo dalla spazzatura dell’azienda che raccoglie immondizia dove lavora e lo diede al figlio. All’epoca la donna, ex dipendente del Cidiu, società che gestisce la raccolta rifiuti nella zona Ovest di Torino, venne licenziata per “appropriazione indebita di un bene non di sua proprietà”.
Lo scorso settembre, dopo la denuncia di Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana, , il caso finì in Parlamento.
“Io non ho rubato niente. Voglio che la verità venga a galla – si difese la donna -. Io volevo solo fare un regalo a mio figlio che ha 8 anni e desidera tanto un monopattino. Il licenziamento è un provvedimento eccessivo. Sono stata licenziata e umiliata”.
Oggi è arrivata la decisione del giudice Marco Buzano, del sezione lavoro del tribunale di Torino a cui si era rivolta la donna: anche se il licenziamento è “provvedimento eccessivo”, ha spiegato il giudice, rientra nella categoria “furto” secondo il contratto di lavoro stipulato. Ergo: è sanzionabile con il licenziamento.
Adesso i difensori della donna stanno valutando il ricorso.
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