Cultura
Il Mibact difende il direttore del Museo Egizio. Fratelli d’Italia: “Spiacevole intromissione”
“Solidarietà e piena condivisione” al direttore del Museo Egizio di Torino, Christian Greco, “per le scelte culturali aperte e intelligenti” è arrivata da due comitati tecnici-scientifici del Mibact a commento della discussione, avvenuta il 9 febbraio davanti alla sede del museo, tra Greco e Giorgia Meloni sugli sconti ai visitatori di lingua araba. “La discussione – si legge in una lettera – rende conto delle ragioni di una scelta culturale (uno sconto dedicato per tre mesi ai visitatori di lingua araba) dichiaratamente inclusiva e, peraltro, connessa a un quadro più ampio di offerte, facilitazioni, riduzioni, rivolta a varie fasce di utenti”. L’appoggio a Greco è per le “scelte culturali aperte e intelligenti che hanno consentito all’Egizio di spiccare il volo nel panorama internazionale”.
L’appello tuttavia non è piaciuto a Fratelli d’Italia che, come si apprende da fonti giornalistiche, avrebbe annunciato che in caso di vittoria elettorale caccerà il direttore del Museo Egizio di Torino, Christian Greco. Secondo il partito fondato da Giorgia Meloni, la campagna del museo “è il sintomo del pensiero debole dell’Occidente” e addirittura “una iniziativa ideologica e anti-italiana”. A questo proposito sul sito di Fratelli d’Italia si legge:
“Qualcosa non va. Vengono date agevolazioni nella bigliettazione in un importante polo museale ad una fascia minore di popolazione, quella turistica, e non alla popolazione residente costretta a pagare il prezzo intero. Giorgia Meloni va a contestare la questione ed il Direttore del Museo si prende i suoi 15 minuti sotto i riflettori. Probabilmente, se non avessero già chiuso le liste, ora sarebbe un candidato del Partito Democratico. Dal Ministero poi, a camere chiuse e senza possibilità di interrogazioni, vengono date valutazioni da alcuni comitati tecnici su un’azione politica dove si cita espressamente Giorgia Meloni. Una spiacevole intromissione durante la campagna elettorale. Qualcosa non va”. E’ quanto dichiara Bruno Murgia, deputato di Fratelli d’Italia membro della Commissione Cultura.
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