Cronaca
Sottratti al fisco 25 milioni di euro, arrestati finti commercialisti a Torino
Venticinque milioni di euro. Tanto sono riusciti a sottrarre al fisco V. G., 67 anni e il figlio F.G, 29 anni, coppia di commercialisti con lo studio a Torino, arrestati dalla Guardia di Finanza di Torino per associazione per delinquere finalizzata alla commissione di frodi fiscali e fatture false, truffa, esercizio abusivo della professione e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Le indagini delle Fiamme Gialle sono partire dopo la denuncia di un loro cliente che aveva notato delle anomalie sulle cartelle di pagamento ricevute per debiti erariali. Dalle indagini è emerso che i due avevano trasformato il loro studio in un vero e proprio “centro di servizi illegali”. Alcuni dei clienti erano complici degli imbrogli mentre altri erano del tutto ignari: in tutto sono circa 150 i clienti coinvolti.
Durante i controlli la Finanza ha eseguito numerose perquisizioni anche nei confronti di altri undici indagati, uno dei quali è stato anche oggetto della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Tra i vari imbrogli, spiegano le Fiamme Gialle, le “emissione di fatture per operazioni inesistenti su richiesta, la produzione di false buste paga per agevolare l’accesso a prestiti di denaro ovvero la falsa attestazione di assunzione di cittadini extracomunitari”.
Non solo: i due pagavano si facevano lo scontro sulle tasse (mediante la manipolazione del sistema informatico per la dichiarazione dei redditi) e pagavano un solo euro di compensazione per ogni pratica.
In più il figlio 29enne era già noto alle forze dell’ordine perché l’autunno scorso era stato denunciato, insieme ad alcuni amici, perché andava in giro per la città sparando aghi contro i passanti da una Porsche Cayenne.
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