Cittadini
Sergio Chiamparino è il meno amato sul web fra i presidenti di regione secondo una ricerca di Demoskopika
Il governatore del Piemonte Sergio Chiamparino è il meno amato sul web fra i presidenti di regione secondo una ricerca di Demoskopika, che ha monitorato la capacità di attrarre consenso in rete dei governatori italiani attraverso il Regional Popularity Index.
Al primo posto della graduatoria si è classificata Debora Serracchiani che guida il Friuli Venezia Giulia, davanti a Marcello Pittella della Basilicata e Luca Zaia del Veneto.
Il Regional Popularity Index di Demoskopika misura periodicamente la popolarità su web e social dei presidenti delle Regioni. attraverso cinque canali social sotto osservazione: youtube, facebook, twitter, instagram e google con circa 5 milioni di pagine indicizzate, poco meno di 3 milioni di follower sui principali siti di social network.
Debora Serracchiani risulta, in assoluto, la più popolare tra tutti i suoi colleghi delle altre realtà territoriali dimostrando di possedere, più di tutti, una maggiore popolarità su web e social. Per lei il Regional Popularity Index ha raggiunto il valore massimo ottenuto, ossia 124,6, su cui pesano significativamente i posizionamenti ottenuti dalla governatrice del Friuli Venezia Giulia al vertice delle classifiche parziali di tre dei cinque canali osservati: facebook, twitter e google search. La Seracchiani ha oltre 193 mila like sulla sua pagina di facebook, 291 mila follower di twitter e 353 mila pagine indicizzate su google. A seguire,Marcello Pittella , forte principalmente del suo primato italiano su youtube, ottiene il secondo posto del Regional Popularity Index con un valore pari a 108,3. Terzo Luca Zaia con un dell’indice valore pari a 105,1 merito del primo posto nell’instagram ranking e del secondo posto nel facebook ranking con circa 312 mila like..
Nella parte centrale del Regional Popularity Index si collocano, in ordine decrescente altri sette governatori: Paolo Di Laura Frattura (Molise) con un valore pari a 99,9, Vincenzo De Luca (Campania) con un valore pari a 99, Nicola Zingaretti (Lazio) con un valore pari a 98,9, Enrico Rossi (Toscana) con un valore pari a 98,2. A seguire, Mario Oliverio (Calabria) con un valore pari a 97,7, Nello Musumeci (Sicilia) con un valore pari a 96,3 e Francesco Pigliaru (Sardegna) con un valore pari a 94,9.
In coda alla classifica, il governatore della Lombardia, Roberto Maroni che ha ottenuto un valore pari a 92,2 seguito vda Luca Ceriscioli (Marche) con un valore pari a 92,1, Stefano Bonaccini (Emilia Romagna) con un valore pari a 91,4 e, ultimo, Sergio Chiamparino (Piemonte) con un valore pari a 91.
L’Istituto Demoskopika ha ideato il Regional Populaity Index, un sistema di misurazione ottenuto dal monitoraggio di alcuni indicatori selezionati in base alla loro rilevanza, validità, tempestività e disponibilità che hanno generato altrettante graduatorie parziali. Sono state create cinque classifiche parziali: youtube ranking, facebook ranking, twitter ranking, instagram ranking e google search ranking.
Per il presidente di Demoskopika, Raffaele Rio: “I social media sono sempre più protagonisti della scena mediatica nelle “cose” della politica. La millennial generation, rappresentata in Italia da uno zoccolo duro di circa 15 milioni di persone, condiziona fortemente il mercato delle opinioni attraverso un uso quotidiano di internet e, in particolare, dei siti di social networking. In questa direzione, i politici, anche quelli più tradizionalisti e ortodossi, hanno, loro malgrado, ceduto alle ossessionanti lusinghe della like democracy. È diffusa consapevolezza che il numero di follower ottenuti sia direttamente proporzionale alla popolarità reale e, in un certo qual modo, a incrementare le possibilità di un maggiore consenso politico ed elettorale. In altri termini, la quantità di interazioni rappresenta, nella consapevolezza principalmente dei cercatori di consenso, un efficace sistema di misurazione di successo e di apprezzamento”.
Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese