Ambiente
Confermata la presenza del primo branco di lupi in Valsessera
Un’uscita sul campo condotta lo scorso giovedì 30 novembre in Val Sessera (BI) e nell’adiacente territorio del Vercellese dal personale della Provincia di Biella, dei Comprensori Alpini di caccia (BI1) – Alte Valli Biellesi e VC1 – Valle del Sesia, delle Aree Protette dell’Ossola, delle Aree Protette della Val Sesia e delle Aree Protette delle Alpi Marittime, coordinato dal Centro di Referenza regionale dei Grandi Carnivori, ha confermato la presenza di un branco di lupi nel bacino della Val Sessera.
Si tratta del primo branco documentato nel Piemonte settentrionale: fino ad oggi, infatti, a nordest della provincia di Torino era stata accertata solo la presenza di animali solitari, come la femmina F31 nel Verbano-Cusio-Ossola e il maschio BIM1, stabile nel Biellese da una decina d’anni. L’ormai anziano lupo maschio BIM1 era già stato fotografato più di una volta sul territorio biellese, ma è stata l’immagine di una coppia di lupi realizzata dal fotografo Alessandro Ceffa a documentare la formazione del primo branco. Questo nuovo branco svolgerà un ruolo molto importante nella espansione della specie perché la sua presenza influirà sulle future dinamiche di popolazione in corso sull’arco alpino nel settore nord-orientale del Piemonte.
L’uscita del 30 novembre è stata organizzata a seguito della riunione del 9 novembre scorso svoltasi a Varallo Sesia presso la sede della Unione Montana e organizzata dall’Ente di gestione delle Aree protette della Valle Sesia nell’ambito della quale, presenti rappresentanti di tutte le istituzioni e associazioni interessate delle Province di Biella, Vercelli, Novara e Verbania (Guardia di Finanza, Carabinieri Forestali, Servizi Veterinari Provinciali, Ambiti Territoriali di Caccia e Comparti Alpini, Aziende Faunistico-Venatorie, Enti di gestione delle Aree protette) è stata programmata l’attività di monitoraggio sistematico della specie per il periodo invernale 2017-2018.
L’attività prevede lo svolgimento di numerosi transetti in tutto il periodo invernale in questi territori ed è coordinata dal Centro di Referenza per i Grandi Carnivori della Regione Piemonte costituito presso il Parco Naturale delle Alpi Marittime. Il gruppo di lavoro così formato, oltre a monitorare il nuovo branco, opererà fin da subito per diffondere a livello locale una corretta informazione sul lupo per evitare il diffondersi di fantasiosi quanto falsi e ingiustificati allarmismi. Fondamentale sarà la condivisione delle informazioni con il mondo venatorio per l’aggiornamento della situazione e la collaborazione con le associazioni agricole per la messa in atto, già a partire dalla prossima stagione d’alpeggio, di efficaci sistemi di difesa del bestiame che permettano di evitare danni alla locale zootecnia di montagna.
L’attività è svolta nell’ambito del Progetto LIFE WOLFALPS cofinanziato dall’Unione Europea (Strumento finanziario LIFE+ 2007-2013 “Natura e biodiversità”) che ha l’obiettivo di realizzare azioni coordinate per lo studio dello sviluppo della popolazione di lupo alpina e per la ricerca di strategie funzionali ad assicurare una convivenza stabile tra il lupo e le attività economiche tradizionali, sia nei territori dove il lupo è già presente da tempo, sia nelle zone in cui il processo di naturale ricolonizzazione è attualmente in corso.
Le attività di monitoraggio svolte nell’ambito del progetto documentano che la popolazione di lupo in Italia settentrionale è cresciuta raggiungendo nell’anno 2015-2016 almeno 34 branchi, 18 coppie e numerosi individui solitari per un totale di 44 territori stabili documentati ed una stima minima di 188 lupi, la maggior parte dei quali sono presenti in Piemonte e Valle d’Aosta dove in particolare sono stati documentati 17 branchi e 3 coppie in provincia di Cuneo, 10 branchi e 3 coppie in provincia di Torino, 1 branco in Provincia di Biella e 2 branchi ed 1 coppia in Valle d’Aosta. Un volta acquisita una valutazione completa e approfondita della situazione della popolazione della specie lupo sull’arco alpino, potranno essere valutate possibili “deroghe al divieto di rimozione di lupi dall’ambiente naturale” così come previsto dal “Piano di conservazione e gestione del Lupo in Italia”, attualmente all’esame del Ministero dell’Ambiente.
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