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Cronaca

Embraco. Uilm e Fiom: azienda ritira la denuncia

Redazione Quotidiano Piemontese

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Uilm e Fiom rendono noto che, al termine dell’incontro odierno presso l’Amma di Torino, Embraco si è impegnata a ritirare la denuncia notificata il 12 dicembre scorso a organizzazioni sindacali e Rsu. È quanto si legge nel verbale di incontro sottoscritto da Uilm, Fiom e azienda. In una nota i sindacati scrivono:

Embraco ha denunciato Uilm, Fiom e Rsu presso il Tribunale del lavoro di Torino chiedendo di “cessare il blocco degli accessi” dello stabilimento che, in realtà, non è mai stato effettuato, come dimostra anche il fatto che nel frattempo, grazie al senso di responsabilità dei lavoratori, l’impianto ha comunque proseguito la produzione.

Nell’incontro di oggi Embraco non ha presentato alcun dettaglio sul piano industriale richiesto da organizzazioni sindacali, istituzioni locali e, in ultima istanza, anche dal ministero dello Sviluppo economico, che il 13 dicembre ha aperto un tavolo permanente in cui ha dichiarato l’intenzione di coinvolgere la capogruppo Whirpool Usa.

Dario Basso, segretario della Uilm di Torino, e Vito Benevento, responsabile Embraco per la Uilm, dichiarano: “L’azienda ha accettato le nostre richieste e auspichiamo che abbia compreso che nessuna trattativa può partire da atti di rottura come quelli manifestati finora. Siamo fiduciosi che la vertenza prosegua in modo coerente con quanto impostato oggi, ma perché ciò avvenga Embraco deve chiarire le sue intenzioni, presentare un piano industriale credibile e deve spiegare ai lavoratori cosa intende fare al termine dei contratti di solidarietà in scadenza a fine anno”.

Lino La Mendola della segreteria Fiom torinese e Ugo Bolognesi, responsabile Embraco per la Fiom dichiarano: “Il fatto che l’azienda abbia ritirato la denuncia dimostra l’infondatezza dell’azione messa in atto dall’azienda, in quanto le proteste dei lavoratori sono, e saranno sempre, legittime. Embraco continua a non dare risposte su cosa accadrà al termine dei contratti di solidarietà in scadenza a fine anno. Per noi il 2 gennaio tutti i lavoratori saranno a carico dell’azienda. Serva un’azione incisiva del Governo che coinvolga la proprietà Whirpool per arrivare a un piano industriale credibile, che dia risposte a tutti i lavoratori”.

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