Cronaca
Picchiava il figlio e lo chiudeva nel bagagliaio, imprenditore condannato a 3 anni le violenze in famiglia
Violenze, vessazioni. Minacce. La paura della morte per le vittime. Prendeva a cinghiate i figli per “dargli una lezione”. Insultava il figlio (Non combinerai mai un c****nella vita, sei un co******); lo rinchiudeva persino nel bagagliaio dell’auto.
Una lista interminabile di violenze che hanno reso la vita dei tre ragazzi (due femmine ed un maschio) e della madre un incubo. Che finalmente si è interrotto nel 2014, quando una delle ragazze, diventata maggiorenne, ha convinto la madre a denunciare il marito.
L’altro ieri è arrivata la condanna del Tribunale di Ivrea a tre anni per R.R., 54enne imprenditore del Basso Canavese accusato di maltrattamenti, lesioni, danneggiamento aggravati, violazione degli obblighi di assistenza familiare.
Il pm aveva chiesto 3 anni e 2 mesi.
A suffragare gli atti violenti i numerosi referti medici portati in tribunale dalla donna. Per contro, l’uomo ha negato tutto. Il suo avvocato ha fatto sapere che ricorrerà in appello.
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