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Un tartufo bianco per Papa Francesco. Il Pontefice: “E’ ottimo, ma di Alba apprezzo anche il Dolcetto”

Redazione Quotidiano Piemontese

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Un tartufo bianco di tre etti, l’affettatartufi “Alba” e una copia di “Rastlèire”, il vocabolario illustrato di Alba, Bra, Langhe e Roero scritto da Primo Culasso e Silvio Viberti. Sono i doni che Papa Francesco   ha ricevuto dalla delegazione albese, composta dal sindaco Maurizio Marello, dal vescovo Marco Brunetti, dall’assessore Fabio Tripaldi e dalla presidente Ente Fiera, Liliana Allena, oggi in Piazza San Pietro.

Dopo i doni Papa Francesco ha scherzato: “Questo è ottimo, ma io di Alba apprezzo anche il Dolcetto”.

“Un incontro emozionante – dichiarano il sindaco Maurizio Marello e l’assessore alla cultura ed al turismo Fabio Tripaldi – che rimarrà nella memoria della nostra città. Anche in pochi istanti, Papa Francesco riesce a trasmettere un’energia ed una carica umana straordinarie. Il Papa si è intrattenuto con noi mostrando apprezzamento per i doni di quella che sente come una terra familiare. Ringraziamo per la preziosa collaborazione e per la calorosa accoglienza ricevuta a Santa Marta, il personale del Vaticano ed anche il nostro vescovo monsignor Marco Brunetti. Molto bella è stata anche l’esibizione degli sbandieratori Città di Alba che hanno accolto il Papa sul sagrato di piazza San Pietro schierati tutti in fila con le bandiere alzate prima di esibirsi in uno spettacolo dedicato a Sua Santità”.

“E’ un onore e una grande emozione poter incontrare e stringere la mano a Papa Francesco – dichiara Liliana Allena, Presidente della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba. – Abbiamo consegnato il frutto più straordinario della nostra terra ad un uomo che sta dimostrando di essere uno dei migliori protagonisti del nostro tempo. Un regalo sentito, il Tuber magnatum Pico, che racchiude in sé la miglior tradizione delle colline di Langhe, Roero e Monferrato, territorio d’origine del nostro Santo Padre”.

 

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