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Cronaca

Numero unico di emergenza 112: emergono problemi sul nuovo protocollo

Redazione Quotidiano Piemontese

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“Il Protocollo sul nuovo numero unico di emergenza 112 è definito a livello nazionale ed è stato sottoscritto anche dai vertici dei Vigili del fuoco: la sua modifica richiede quindi la condivisione da parte del Comando nazionale dei Vigili del fuoco. Come assessore regionale e coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni mi faccio comunque carico dei problemi emersi per quanto di competenza. Se alcune questioni di tipo tecnico possono essere risolte trovando una sistemazione all’interno del protocollo, lavoreremo per individuare le modalità opportune”. È quanto si è impegnato a fare l’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta lunedì 13 novembre al termine dell’audizione in Commissione Sanità, presieduta dal vicepresidente Davide Bono, dei rappresentanti delle organizzazioni sindacali del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco in merito alle problematiche del sistema numero unico di emergenza 112.

I rappresentanti di Conapo Gianni Cacciatore, Claudio Cambursano e Alessandro Maglione e della Cisl Antonio Mazzitelli hanno denunciato che il numero unico di emergenza sta creando non pochi problemi perché “la sala unica laica sembra avere ben poco di ‘laico’ dal momento che nelle richieste di soccorso pare privilegiare l’invio di soccorsi sanitari rispetto a quelli tecnici non tenendo presente che, quando si verifica per esempio un grave incidente stradale, è impossibile far intervenire il pronto soccorso prima che il passeggero sia estratto dalle lamiere. A causa di ciò, in molti casi, i tempi d’intervento non vengono compressi ma dilatati”. Sarebbe necessario, hanno concluso, rivedere il protocollo per integrare il disciplinare e prevedere una sala operativa interforze.

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