Piemonte
San Giovanni Bosco, per la prima volta in Piemonte utilizzata la pompa cardiaca più piccola al mondo
Un nuovissimo sistema di supporto alla circolazione, poco invasivo e dalle elevate prestazioni, alternativo alla circolazione extracorporea. E’ quello che hanno usato per la prima volta in Piemonte i cardiologi interventisti dell’ospedale San Giovanni Bosco di Torino durante un intervento di angioplastica ad altissimo rischio per liberare due coronarie occluse in una donna di 68 anni.
La donna è giunta in Pronto Soccorso nei giorni scorsi per grave scompenso cardiaco: dalle analisi è risultata avere due coronarie cronicamente occluse e gravemente calcifiche, che le causavano una severa compromissione della funzione cardiaca.
L’operazione
L’intervento di angioplastica per disostruirle prevede l’utilizzo di una fresa intracoronarica (rotablator) e, a causa dell’elevata complessità della procedura e della grave compromissione della funzionalità cardiaca della paziente, per essere eseguito necessita di un supporto alla circolazione.
“Il nuovo sistema di supporto alla circolazione è una ‘micro pompa’ inserita in un catetere di soli 4,6 mm di diametro che, attraverso l’arteria femorale, raggiunge il cuore e consente un supporto emodinamico di oltre 3,5 litri al minuto – spiega la dottoressa Patrizia Noussan, direttore della Cardiologia dell’Ospedale San Giovanni Bosco – garantendo in caso di emergenza di sostituirsi completamente all’azione di pompa del cuore, mantenendo il flusso sanguigno così da permettere il completamento dell’intervento senza rischi per il paziente”.
Il nuovo sistema da noi utilizzato per la prima volta in Piemonte – precisa Noussan – risulta nella pratica una possibile alternativa all’ECMO, con minor invasività, permettendo ai cardiologi interventisti di operare in sicurezza in situazioni di elevato rischio, come in presenza di funzione cardiaca compromessa”.
La procedura di disostruzione dell’arteria principale eseguita grazie al supporto dell’Impella CP ha avuto completo successo, con miglioramento della funzionalità cardiaca, e la paziente ha già potuto essere trasferita in un centro di riabilitazione.
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