Cronaca
Emergenza incendi in Piemonte, chiusa l’autostrada del Frejus. Più di 1000 evacuati. Fermato piromane nel biellese. Otto vigili intossicati a Susa
Situazione sempre più critica in Val di Susa: al momento sono più di mille le persone evacuate. Otto le frazioni evacuate. Il fronte del fuoco ha devastato 2000 ettari e distrutto alcune baite. Una casa di riposo è stata evacuata a causa del fumo: i 195 anziani sono stati distribuiti in diverse case di riposo, strutture alberghiere e comunità religiose: di questi cinque sono stati sistemati in ospedale. A causa di un rogo sulla carreggiata l’autostrada per il Frejus è stata chiusa nel tratto tra Oulx e Chianocco. A Mompantero sono stati sgombrati tutti i 650 abitanti.
Mentre operavano nella zona di Mompantero otto vigili del fuoco sono rimasti intossicati: hanno fatto ricorso a cure mediche oggi in ospedale a Susa. Le loro condizioni non preoccupano i sanitari: secondo quanto viene riferito dal Comando, sarebbero stati sottoposti a ossigeno-terapia.
Il Sindaco di Susa, Sandro Planoi, ha annunciato con un post su Facebook che domani 30 ottobre le scuole di Susa “osserveranno il regolare orario delle lezioni poiché non si rilevano particolari problemi derivanti dagli incendi nei boschi di Mompantero”.
L’intervento dei vigili del fuoco a Mompantero
Nel pomeriggio i vigili del fuoco avevano fatto una stima degli incendi in Piemonte: undici gli incendi boschivi in corso in Piemonte secondo le rilevazioni del Corpo dei Vigili del Fuoco che ha diffuso il dato sui profili sociali ufficiali: i roghi nelle zone di Mompantero e Bussoleno, Traversella, Cumiana, Locana, Roure, Cantalupa e Frossasco (in provincia di Torino), Demonte, Pietraporzio, Casteldelfino e Bellino (nel Cuneese).
Sono attualmente impegnati 190 uomini con tre Canadair e tre elicotteri. Situazione critica a Novalese dove le fiamme hanno raggiunto i 70 metri di altezza.
Cuneo
Attualmente stanno operando a Roure 2 canadair; a Cumiana 1 canadair; a Traversella 1 elicottero regionale; a Bussoleno e Mompantero 1 elicottero regionale , 2 canadair, 1 elicottero dei Vigili del fuoco e 1 dell’esercito; a Casteldelfino 1 velivolo Erikson e 1 elicottero regionale, a Locana 1 elicottero regionale e 1 dei vigili del fuoco; a Demonte sono in azione due elicotteri regionali.
Canadair dalla Croazia
Nella giornata di oggi sono arrivati due Canadair dalla Croazia per l’emergenza incendi in Canavese: dopo lo scalo tecnico all’aeroporto di Genova.
Valle di Susa
Dopo la visita di ieri del presidente Chiamparino e dell’assessore Valmaggia nelle valli Torinesi e del Pinerolese, oggi sono proseguiti i sopralluoghi: alle 12 Chiamparino è andato a Locana, Valmaggia e in Val Varaita e in Valle Stura.
“Il ministro Minniti ci ha garantito che tutti i Canadair operativi sono impegnati per l’emergenza incendi in Piemonte – ha detto il presidente della Regione Piemonte -. La copertura finanziaria richiesta per intervenire è garantita. La Regione è vicina ai territori colpiti da questa emergenza”.
Nella notte di sabato, a causa di un cambio repentino del vento, le fiamme sulle montagne di Mompantero si sono avvicinate al paese. A lavoro gli uomini dei vigili del fuoco che stanno cercano di fermare le fiamme prima che raggiungano il paese.
A Sparone e Mompantero la protezione civile metropolitana ha mandato domenica mattina personale di supporto, dove le situazioni erano più difficili, e, per meglio far fronte alle necessità di tutti i sindaci che devono fronteggiare gli incendi, ha deciso di aprire la sala operativa di protezione civile che resterà aperta anche nella notte.
Dopo un’ordinanza firmata dal sindaco Piera Favro sono state evacuate quattro borgate, le ultime due sabato notte: 60 le persone evacuate residenti a Pietrastretta sul lato nord, e Trinità. Gli sfollati di Mompantero sono stati tutti assistiti dalla Croce Rossa in strutture comunali che da una settimana, per gestire l’emergenza, sta accogliendo chi non ha trovato una sistemazione.
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Qualità aria velle Alpi verso la pianura piemontese
Secondo le rilevazioni dell’Arpa sabato le concentrazioni in aria ambiente del PM10 misurate nel territorio nella Città metropolitana di Torino hanno raggiunto valori decisamente elevati, ben oltre il valore limite giornaliero di 50 microgrammi/m3, e in alcuni casi la strumentazione che produce misurazioni in continuo, con base temporale giornaliera od oraria, ha evidenziato criticità operative verosimilmente causate dall’inusuale quantità di materiale particolato presente in aria ambiente.
Venerdì, il dato validato nella stazione di Beinasco (TO) ha registrato per il PM10 354 microgrammi/m3,, valore più alto registrato in Piemonte dal 2000 ad oggi dalla rete di Arpa Piemonte e causato in buona parte dal fumo degli incendi boschivi che continuano ad interessare le montagne del Piemonte. I fumi, trasportati dai venti di foehn che si sono presentati nel pomeriggio di ieri, sono giunti fino al capoluogo piemontese andando a sommarsi all’inquinamento di origine antropica presente in città. Pinerolo, centro vicino agli incendi di Cantalupa e Cuminana, che usualmente non supera i valori limiti di 50 microgrammi/m3, ieri ha avuto 204 microgrammi/m3 a conferma del contributo particolarmente significativo degli incendi sui valori delle polveri sottili.
Oltre alla strumentazione sopra citata l’Agenzia gestisce anche sul territorio regionale una rete di strumentazione di campionamento, con base temporale giornaliera, che a seguito dell’analisi gravimetrica e chimica dei filtri effettuata in laboratorio consente di disporre dei dati di concentrazione del particolato PM10 e PM2.5, misurati con il metodo di riferimento, nonché della concentrazione dei metalli e degli idrocarburi policiclici aromatici indicati dal D. lgs. 155/2010
Nei prossimi giorni l’Agenzia effettuerà valutazioni di dettaglio utilizzando i dati che scaturiranno dalle attività analitiche del laboratorio del Dipartimento territoriale Nord Ovest.
Previsioni meteorologiche
Correnti settentrionali secche sul Piemonte garantiscono condizioni di tempo stabile e generalmente soleggiato per i prossimi giorni. Domani un impulso freddo legato alla progressiva discesa di una saccatura di origine scandinava sui Balcani causerà un’intensificazione dei venti in quota, attivando condizioni di foehn nelle vallate alpine nordoccidentali con possibile estensione alle pianure adiacenti. Da lunedì correnti fredde da est nei basso-medio strati determineranno un temporaneo aumento della nuvolosità e un calo termico, sebbene in un contesto anticiclonico di tempo stabile.
Le previsioni di pericolo per incendi boschivi mostrano un livello molto elevato su tutto il territorio regionale ancora per i prossimi giorni.
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