Cittadini
Tagli e nove licenziamenti, sciopero ad oltranza al canile di Torino
Sciopero ad oltranza. Da sabato 21 ottobre gli operatori ed i veterinari dei Canili Municipali della Città di Torino incroceranno le braccia per protestare contro i tagli indiscriminati della Giunta Appendino che, tra l’altro, porteranno al licenziamento di 9 operatori.
“Vi scriviamo – si legge in una lettera indirizzata ai torinesi dagli operatori – per comunicarVi che ci troviamo nella delicata situazione di dover indire uno sciopero ad oltranza a partire da sabato 21 ottobre.
“Tra di noi – spiegano – 9 persone verranno licenziate, 9 colleghi non avranno più il loro posto di lavoro. Per chi resterà, si prospettano tagli agli stipendi e situazioni economiche poco sicure. Ma quello che ci preme di più comunicarVi è che presto quanto avete letto prima non sarà più la realtà. Ci troveremo costretti ad eliminare buona parte dei servizi al pubblico di cui abbiamo parlato”.
Servizi non garantiti
Continuano: “Non potremo più dedicare ad ognuno dei nostri ospiti il tempo e le attenzioni che meritano. Le ore di servizio dei nostri colleghi veterinari dovranno necessariamente essere ridotte. Non potremo più garantire la nostra assistenza quando i nostri visitatori verranno ad adottare uno dei nostri ospiti. Non potremo più garantire i servizi gratuiti per le colonie feline, come la sterilizzazione. Non potremo più garantire la cattura di cani e gatti randagi o abbandonati durante la notte, se non in caso di particolari situazioni medico-sanitarie. Non potremo più garantire la rimozione delle carcasse dalle strade cittadine.
Perché tutto questo?
Come Vi abbiamo scritto all’inizio di questa lettera, lo scorso dicembre è stata indetta dal Comune di Torino la gara di appalto per la gestione dei Canili Municipali della Città e dei servizi connessi. Quella stessa gara è stata vinta da ENPA e firmata a marzo.
Nel mese di marzo l’assessore competente ha comunicato ad ENPA che quello stesso appalto firmato il primo giorno dello stesso mese subirà una riduzione del 20%: si tratta di 771.000€ in meno nel corso di 3 anni.
Come se non bastasse, gli effetti di questi tagli saranno retroattivi: ogni mese verrà decurtato il 55% dello stanziamento, da settembre alla fine dell’anno. Dal prossimo gennaio, ogni mese riceveremo il 20% in meno di quanto stabilito dall’appalto firmato a marzo.
Tagli così grezzi e sconsiderati non permettono neppure di coprire le spese ordinarie dei prossimi mesi.La priorità sarà gestire le spese per cibo e farmaci, ovviamente. Questo significa, però, mettere a rischio i nostri stessi stipendi. I soldi non bastano per coprire tutte le spese e sicuramente non faremo pagare le scelte incoscienti di questa Amministrazione ai nostri ospiti.
Siamo stati informati da ENPA dei continui tentativi di comunicazione e mediazione che hanno tentato con l’assessore Stefania Giannuzzi prima e con l’assessore Unia poi, o con la Sindaca Appendino, ma da parte loro non è mai arrivata una risposta ufficiale. Tantomeno sono state prese in considerazione le proposte di alternative.
“Vorremmo farVi notare – concludono – come sia stato ENPA a comunicarci questa decisione del Comune. L’assessore Unia e la Sindaca Appendino non hanno ritenuto loro dovere comunicarci questa loro assurda decisione. Non una parola è stata spesa per spiegarci le ragioni di tagli così definitivi o per spiegarci come dovremmo continuare a garantire il benessere dei nostri ospiti, se non sacrificando noi stessi”.
Ecco spiegate le ragioni della nostra lettera a Voi. Di fronte al silenzio assordante di questa Amministrazione, possiamo solo indire uno sciopero a singhiozzo. Saremo sempre disponibili a dialogare con l’assessore o con la Sindaca, ma il loro silenzio è diventato inaccettabile.
Il nostro primo pensiero andrà sempre ai bisogni primari dei nostri ospiti, alla loro pulizia e alla loro salute. Ma non potremo garantire alcun servizio alla cittadinanza, ai nostri visitatori. Da sabato 21 ottobre gli operatori ed i veterinari dei Canili Municipali della Città di Torino saranno in sciopero ad oltranza.
Vi ringraziamo molto per aver letto questa lunga lettera. Speriamo che comprendiate la nostra necessità che si inizi a parlare di quello che sta succedendo e di come questo cambierà le vite di tutti i cittadini torinesi.
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