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Via allo studio di fattibilità per la riqualificazione di Torino Esposizioni

Redazione Quotidiano Piemontese

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Con l’affidamento da parte di SCR-Piemonte S.p.a. – la società di committenza della Regione Piemonte – al raggruppamento temporaneo di ICIS S.r.l. (capogruppo) della redazione dello studio di fattibilità di un campus culturale, luogo di integrazione tra didattica e ricerca, inizia il percorso per la funzionalizzazione concreta del complesso di Torino Esposizioni al parco del Valentino, costruito del 1938 come Palazzo della moda, ampliato negli anni Sessanta e utilizzato fino agli Ottanta come polo fieristico.

Sono state illustrate le linee che guideranno i progettisti di ICIS S.r.l. – con Rafael Moneo, Isolarchitetti S.r.l, Tecnimont Civil Construction S.p.a., Onleco S.r.l, Iren Servizi e Innovazione S.p.a, ing. Giovanni Battista Quirico e arch. Marta Colombo – nella stesura dello studio di fattibilità degli interventi di recupero del complesso espositivo.

Il progetto ripensa completamente le aree del comparto del parco urbano del Valentino che, partendo dal castello arriva fino al monumento architettonico di Torino Esposizioni.
Il tema è quello della creazione dell’ identità di un grande campus universitario culturale urbano e la trasformazione progressiva del monumento di Nervi che diverrà nei prossimi anni sede della nuova Biblioteca civica in un processo per fasi, immaginando un percorso di avvicinamento alla funzione biblioteca con restauri progressivi e funzioni temporanee compatibili con la destinazione finale.

Al Politecnico saranno invece attribuiti spazi per la realizzazione del Campus della Scuola di Architettura, Design e Pianificazione nei padiglioni 5, progettato dall’ingegner Riccardo Morandi, e 3B. In questi spazi troveranno collocazione aule, sale studio e laboratori didattici, laboratori di ricerca, atelier e uffici per quasi 15.000 metri quadrati. L’obiettivo è di realizzare uno spazio pubblico e culturale in grado di integrare attività di formazione e ricerca avanzata nel campo dell’architettura, della pianificazione e del design.

Think Park, polo culturale del pensiero e della formazione, avrà come baricentro la Biblioteca civica. La nuova rete di collegamenti, innerva il sistema con sinopsi di mobilità sostenibile, il padiglione Morandi sarà abitato non solamente dagli studenti, ma attraversato come luogo appartenente al parco.
A scala ampia il Campus sarà collegato con un sistema pedonale che allacciando quello esistente (centro e Valentino) lo amplierà con nuove pedonalizzazioni. Il Valentino tornerà pedonale.

L’elemento unificante sarà il nuovo “lungo città” che contrapponendosi al percorso “lungofiume” collegherà il giardino al costruito, piattaforma pedonale viva a tutte le ore del giorno e della notte, diventerà luogo di incontro e occasione di ridisegno del margine del parco, vero elemento di unione anche compostiva degli elementi architettonici rifunzionalizzati.

Il city walk abbraccerà una serie di nuove “piazze urbane” aperte sulla città e sul parco: partendo dalla corte del castello del Valentino che potrebbe essere aperta verso la città, l’arredo urbano definisce gli spazi antisanti Promotrice e villa Glicini, le due nuove piazze ipogee sulle testate del padiglione V, la nuova piazza del monumento e infine una food court e la piazza della biblioteca/teatro.

Il verde si riappropria della copertura del Padiglione Morandi, entra nella Biblioteca, diventa la scenografia dell’aula studio, I viali del Valentino tornano viali parco, l’asfalto viene sostituito con pavimentazioni naturali e permeabili, le macchine spinte fuori o eventualmente confinate sottoterra in parcheggi con copertura verde.

Gli interventi preserveranno la visione originaria degli spazi disegnati da Pier Luigi Nervi e Riccardo Morandi, spazi ricavati tra le fondamenta dei monumenti e allestimenti leggeri non invasivi caratterizzeranno entrambi i progetti, un’architettura che si ritrae di fronte ai segni della storia ma che nel disegno complessivo definirà l’identità di questi nuovi luoghi in trasformazione.

L’intervento fa parte del secondo stralcio del piano degli interventi ex lege 65/2012, assegnati a SCR Piemonte secondo quanto disposto da Fondazione XX Marzo ed è finanziato, per la sola parte progettuale, dalle economie conseguite da Agenzia Torino 2006 nella realizzazione delle opere olimpiche. Il quadro economico prevede uno stanziamento di circa 1 milione di euro; per lo studio di fattibilità l’importo fissato a base di gara era di circa 700.000,00 euro e 60 giorni di tempo. A seguito della gara, è stato aggiudicato con un ribasso del 33% e tempi di redazione ridotti a 45 60 giorni – a decorrere dal 10 ottobre u.s..
Il Politecnico ha già stanziato 30 milioni di euro per le opere di propria competenza.

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