Piemonte
Approvata la legge per sostenere e valorizzare i piccoli comuni italiani. ANCI e UNCEM Piemonte: è un grande risultato
Il Parlamento ha approvato il disegno di legge che sostiene e valorizza i piccoli comuni italiani che prevede lo stanziamento di 10 milioni di euro per la diffusione della banda larga e misure di sostegno per
artigianato digitale, semplificazione per il recupero dei centri storici e conversione in alberghi diffusi, utilizzando tecnologia e green economy.
La nuova legge contiene misure che interessano 5.585 comuni, circa il 70% dei 7.998 comuni italiani, oltre il 50% del territorio nazionale in cui vivono oltre 10 milioni di cittadini, il 16,59% della popolazione italiana. Nei Piccoli Comuni vengono prodotti il 93% delle DOP e degli IGP accanto al 79% dei vini più pregiati.
Felici ovviamente i referenti di ANCI e UNCEM Piemonte
“La legge sui piccoli Comuni è anzitutto una grande vittoria di ANCI e in particolare di ANCI Piemonte, che rappresenta un’enorme platea di piccole realtà. È un grande risultato che sentiamo nostro”. Così Gianluca Forno, coordinatore regionale Piccoli Comuni e Unioni di Comuni di ANCI Piemonte e sindaco di Baldichieri d’Asti, sull’approvazione del disegno di legge n. 2541 da parte del Senato, giunta dopo un attesa lunga tre legislature.
Secondo il presidente dell’associazione piemontese Alberto Avetta, sindaco di Cossano Canavese. “L’approvazione della legge -dice Avetta – sancisce finalmente la specificità dei piccoli Comuni, fissando il principio per cui questi centri hanno bisogno di politiche differenziate e rispettose delle loro peculiarità. Il Piemonte assieme alla Lombardia è tra le Regioni con la maggiore concentrazione di piccoli Comuni: sono 1066 quello che contano meno di 5.000 abitanti. La legge appena approvata certifica un’inversione di tendenza ossia la consapevolezza che la rete delle piccole comunità è una risorsa per il nostro Paese.
È un grande risultato ottenuto con l’impegno di tutti e in particolare del collega Roberto Pella, sindaco di Valdengo e primo vicepresidente vicario della storia ANCI nazionale alla guida di un Comune sotto i 5.000 abitanti. Lo ringrazio per la sensibilità e la grande attenzione ai problemi del nostro territorio”.
“La legge è un passo significativo verso il riconoscimento delle peculiarità dei piccoli Comuni – ha aggiunto Roberto Pella – ma siamo soltanto agli inizi, la legge è un contenitore che va riempito, anche di risorse. Per il resto, saranno i decreti attuativi a dare forma al ddl. Determinante il lavoro di squadra svolto con il presidente della Consulta nazionale piccoli Comuni ANCI, Massimo Castelli, e con il presidente di ANCI Piemonte Alberto Avetta. Per quanto ci riguarda continueremo a presidiare l’argomento”.Con l’approvazione definitiva, a larga maggioranza, al Senato della legge sui piccoli Comuni, la montagna, il recupero dei centri storici, finalmente il Paese si dota di una seria e moderna normativa che valorizza gli Enti locali di piccola dimensione, le Aree interne, ma anche il ruolo delle comunità, l’impegno degli Amministratori e il volontariato a vantaggio e a tutela della Democrazia. Dopo quattro legislature di attesa, questa legge fa bene all’Italia intera e al Piemonte”. E’ il commento del Presidente Uncem Piemonte Lido Riba, all’approvazione del ddl n. 2541.
Riba, a nome dei Sindaci dei Comuni montani piemontesi, evidenzia anche la necessità di affrontare nella Legge di Stabilità 2018 un’altra serie di importanti questioni aperte per i Comuni, in particolare per i più piccoli. A partire dallo sblocco dell’avanzo di amministrazione per investimenti, l’allentamento dei vincoli del pareggio di bilancio, la stabilizzazione delle Unioni di Comuni, la definizione di “zone rurali a fiscalità di vantaggio” nelle aree interne del Paese, oltre alla fondamentale sburocratizzazione e all’alleggerimento delle norme che regolano assetto e impegni dei piccoli Comuni.
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