Ambiente
#EcoLoTor, quando l’ultra trail diventa sostenibile: un esperimento all’avanguardia
Se riescono a impegnarsi per gestire in maniera adeguata i rifiuti coloro che compiono imprese da super-eroi, possiamo farcela tutti. E’ l’esempio che ci viene dal Tor des Géants 2017, che ha fatto registrare numeri da record, non solo dal punto di vista sportivo: anche le performance ambientali dell’endurance trail più duro al mondo sono state di altissimo livello, con una “gara di sostenibilità” partita fin dalla fase progettuale e conclusasi con uno straordinario 86% di raccolta differenziata nelle “basi vita”.
Un successo reso possibile dal progetto EcoLoTor, promosso da VdA Trailers insieme alla Cooperativa ERICA, di Alba, e patrocinato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e dall’Assessorato alle attività produttive, energia, politiche del territorio e ambiente della Regione Valle d’Aosta.
Da sottolineare l’impegno degli oltre duemila VolonTOR che hanno gestito la raccolta differenziata nelle sei “basi vita”, nei ristori e nei rifugi, controllando il corretto conferimento dei rifiuti e occupandosi di pesare i materiali da avviare al riciclo.
Questo il dettaglio dei rifiuti raccolti e differenziati complessivamente nelle “basi vita”: Organico 843,17 kg, 48,3% del totale; Plastica e Metalli 228,22 kg, 13,1%; Carta e cartone 408,32 kg, 23,4%; Vetro 13,76, kg, 0,8%; Pile e batterie 10,19 kg, 0,6%; Totale raccolte differenziate 1744,41 kg, 86,2 %; Secco residuo 240,41 kg, 13,8 %.
Questi i dati ufficiali suddivisi per base vita: Valgrisenche totale rifiuti prodotti 144,46 kg, rifiuti differenziati 129,46 kg, percentuale raccolta differenziata 89,6%; Cogne 119,92 kg, 104,57 kg, 87,2%; Donnas 160,05 kg, 141,65 kg, 88,5%; Gressoney S.J. 264,95 kg, 252,94 kg, 95,5%; Valtournenche 915,00 kg, 750,3 kg, 82,0%; Ollomont 140,03 kg, 125,28 kg, 89,3%.
Il Tot Dret, la nuova gara di 130 km e 12.000 metri di dislivello da Gressoney a Courmayeur senza soste intermedie, ha visto la sperimentazione di un progetto innovativo per la lotta agli abbandoni dei rifiuti sui percorsi (il cosiddetto “littering”), con un sistema unico al mondo per la tracciabilità delle scorte alimentari seguito dalla presenza di eco-commissari, denominati “WasteBusters”, con funzione di eco-scopa per il recupero di eventuali materiali abbandonati dagli atleti e di pulizia dei sentieri dai rifiuti presenti sul percorso.
Spiega Roberto Cavallo, albese, amministratore delegato della Cooperativa Erica, che ha preso parte al Tor des Géants® 2017 in qualità di eco-runner e testimonial ambientale per portare il messaggio di Ecolotor dentro la gara affiancato dal suo preparatore Roberto Menicucci: “Per la prima volta al mondo è stato possibile monitorare i rifiuti prodotti dagli atleti partecipanti ad una gara sportiva; l’averlo fatto nell’ambito di uno degli endurance trail più impegnativi, tra le montagne più alte d’Europa, ci aiuta a riflettere sull’importanza di combattere il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti. Io stesso, nelle prime due tappe del Tor, ovvero nei primi 100 km di gara, ho raccolto più di un chilo di rifiuti di cui oltre l’80 per cento abbandonati da atleti transitati prima di me. Occorre considerare che una parte di questi rifiuti sono mangiati dagli animali selvatici o di allevamento, attratti dai colori (in particolare giallo e viola) simili alla flora spontanea, contaminando direttamente il latte e i suoi derivati; un’altra parte finisce nei torrenti e di qui ai nostri rubinetti; un’altra parte ancora si accumula nei mari e negli oceani distruggendo il fitoplancton che ci dà la metà dell’ossigeno che respiriamo. Se tutte le gare sportive adottassero un sistema come quello sperimentato al Tot Dret, ci sarebbe un drastico taglio all’abbandono dei rifiuti in luoghi vulnerabili”.
EcoLoTor ha portato anche altre innovazioni ambientali tra cui un’accurata analisi delle forniture per ridurre alla fonte la produzione complessiva di rifiuti e garantire il massimo riciclo. L’energia è stata fornita anche con la tecnologia fotovoltaica in alcuni bivacchi (al posto dei generatori tradizionali) e nelle basi vita, dove gli atleti hanno potuto ricaricare GPS, smartphone e torce frontali in appositi punti-ricarica “green”.
In occasione del TOR, inoltre, l’Assessore alle attività produttive, energia, politiche del lavoro e ambiente, Fabrizio Roscio, ha inaugurato, a Gressoney-Saint-Jean e a Courmayeur, due colonnine di ricarica per veicoli elettrici, oggetto di un progetto cofinanziato da Regione autonoma Valle d’Aosta e dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha comportato l’installazione di 35 colonnine di ricarica in 24 Comuni della regione, finalizzato alla promozione della mobilità sostenibile in un ambiente fragile quale quello alpino.
EcoLoTor ha visto il sostegno di Ricrea – Consorzio Nazionale per il Riciclo e il Recupero degli Imballaggi in Acciaio; Eurosintex Srl; Valeco Spa; DeVizia Transfer Spa; CONAI – Consorzio Nazionale Imballaggi e COMIECO – Consorzio nazionale recupero e riciclo degli imballaggi a base cellulosica. Partner tecnici dell’evento sono stati Ecozema, L’Artistica Savigliano – StonePaper, Gruppo Lucart e Sial.
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