Seguici su

Cronaca

Torino: ti porti il pranzo da casa? A scuola paghi una sovrattassa

Redazione Quotidiano Piemontese

Pubblicato

il

Una tassa aggiuntiva di 50 centesimi (da 1 euro a 1,50 al giorno) per i bambini che si portano il pasto da casa e di 1 euro per chi usufruisce della mensa. Succede nella scuola Duccio Galimberti di Torino, dove la preside Luisa Dal Paos,  ha comunicato ai genitori dei bambini che fruiscono del pasto da casa, che devono pagare l’assistenza al pasto.

A segnalare “l’abuso” l’avvocato Giorgio Vecchione che da anni difende il comitato per la libertà del pasto da casa a scuola.

Spiega Vecchione:

Ci segnalano che nella scuola Duccio Galimberti di Torino, sia stato comunicato ai genitori che fruiscono del pasto da casa, che devono PAGARE l’assistenza al pasto.
Si tratta ovviamente di un ABUSO; l’assistenza, GRATUITA (o meglio, pagata con le tasse) è già garantita dai docenti, già pagati dallo Stato. Al riguardo rammentiamo quanto stabilito dall’USR Piemonte con la nota 14.10.2016 n. 11082:

“Il servizio di pulizia, laddove necessario, sarà assicurato dal personale ATA dell’istituzione scolastica negli spazi dedicati al consumo del pasto domestico.
… omissis …
La sorveglianza e l’assistenza educativa da parte del personale docente verrà garantita a tutti gli allievi secondo le consuete modalità.
Le indicazioni che precedono valgono anche per le scuole funzionanti con articolazioni dell’orario scolastico settimanale diverso dal tempo pieno o dal tempo prolungato ma nelle quali l’offerta formativa preveda anche la possibilità di rientri pomeridiani con facoltà per gli alunni di avvalersi di un servizio di refezione”

Il primo giorno di scuola, però, ha portato altri problemi. Continua Vecchioni infatti che oltre alla richiesta di pagamento per l’assistenza, alcune scuole stanno già dicendo alle famiglie del pasto da casa, le stesse dello scorso anno, che “per accedere in refettorio, si deve attendere il sopralluogo dell’ASL”.

E conclude:

 E’ evidente che ricominciamo subito col piede sbagliato. Mentre a Firenze il Comune autorizza il pasto da casa… ACCANTO… a quelli della mensa, senza divisioni, proprio qui a Torino, ricominciamo con i mezzucci e le scaramucce.
Se le scuole non si sono organizzate in tempo…. è un problema loro, non dei genitori che lavorano e che NON possono prelevare i figli all’ora di pranzo.

 

Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese