Cronaca
Ferito viene portato in ospedale, ma la vittima è la donna che lo ha accompagnato
Sulle prime sembrava lui la vittima. E invece in ospedale è emersa la verità: lui era l’aggressore che da anni anni picchiava l’ex. Protagonista è un 20enne ucraino, fermato a Torino dai poliziotti del commissariato Barriera di Milano, accusato di atti persecutori, lesioni personali, violazione di domicilio e rapina.
E’ stata proprio la donna ad accompagnarlo in ospedale perché si era ferito a un dito con un coltello. Che però aveva utilizzato per minacciare l’ex, da cui non accettava di separarsi.
L’aggressione
Nella serata precedente, il giovane, si era introdotto nell’abitazione della ragazza con un espediente, dopo il suo rifiuto di farlo salire: prima facendosi aprire il portone da un vicino e poi aprendo la porta di casa con una tessera telefonica.
L’uomo è rimasto in casa tutta la notte e al mattino, quando sul cellulare della ragazza sono arrivati dei messaggi, il giovane è andato su tutte le furie e le ha preso lo smartphone per leggere gli sms. Dopo aver colpito la ex compagna, il ventenne è andato in cucina e ha preso un grosso coltello e, insultando ripetutamente la sua ex fidanzata, l’ha minacciata.
La donna ha anche provato a rifugiarsi in bagno per difendersi. In questo frangente, l’aggressore si è ferito a un dito, ragione per la quale ha chiamato il 118 intimando alla ragazza di non dire la verità. L’uomo ha continuato a minacciare la vittima anche durante il trasporto in ambulanza.
Giunta in ospedale, però, la ragazza ha raccontato non solo l’accaduto ma anche le pregresse molestie che l’avevano portata a interrompere il rapporto alcuni mesi prima.
Gli agenti del Commissariato Barriera Milano venuti a conoscenza della storia, con un escamotage sono riusciti a rintracciare l’aggressore che nel frattempo si era allontanato dal nosocomio alla vista di un agente. Hanno fatto dare dalla ragazza appuntamento al giovane, il quale, quando si è presentato, ha trovato i poliziotti ad attenderlo.
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