Cuneo
Patrizia Manassero si è dimessa dal Senato
Patrizia Manassero con una lettera indirizzata al Presidente del Senato Pietro Grasso ha presentato il 4 agosto le dimissioni dal Senato. Le dimissioni dovranno essere approvate dall’aula.
Onorevole Presidente, sono da 4 anni e mezzo parlamentare della Repubblica Italiana. Un periodo di tempo in cui il Paese ha attraversato momenti difficili, inevitabile ripensare all’inizio dell’attuale legislatura con la difficoltà a garantire un Governo all’Italia e la tormentata situazione che ha poi portato alla rielezione a Presidente della Repubblica di Giorgio Napolitano. Un pensiero non può non essere rivolto anche ai terremotati e alle alluvioni che si sono succedute dal 2013 alzando sempre di più il livello di attenzione e preoccupazione per un territorio profondamente bisognoso di manutenzione e prevenzione. Se il Paese ha vissuto situazioni complesse altrettanto si può dire per la situazione internazionale. Penso prima di tutto al terrorismo che ha cercato di minare le basi della convivenza civile e democratica uccidendo vilmente civili e militari in contesti del tutto avulsi da un conflitto ma mietendo vittime tra le persone che continuavano a vivere la loro normale esistenza studiando, lavorando e divertendosi. In questo quadro che ho sommariamente richiamato sono stata eletta Senatrice della repubblica nel febbraio 2103. Si è trattato per me di un incarico prestigioso ed emozionante che ho cercato di vivere quotidianamente attraverso il lavoro in Commissione e in Aula e mantenendo una interlocuzione profonda con il territorio da cui provengo, in particolare la città di Cuneo. Lì ho ricoperto precedentemente all’elezione a Palazzo Madama incarichi presso l’Amministrazione Comunale e Provinciale. A questa realtà territoriale resto molto legata per cultura e appartenenza. Per questo mi sono ricandidata alle elezioni comunali tenutesi l’11 giugno e sono stata nominata Vicesindaco della città.
Pur in assenza di obblighi di legge ritengo a questo punto doveroso, per correttezza etica e personale, dover scegliere tra il ruolo di senatrice della Repubblica e quello di Vicesindaco della città di Cuneo. Le comunico quindi che presento le mie dimissioni da Senatrice e le chiedo di portare la questione all’esame dell’Aula in modo tale che la mia intenzione passi al vaglio dell’Assemblea di Palazzo Madama per gli adempimenti del caso. Mi sia permesso infine di cogliere questa occasione per ringraziare l’Ufficio di Presidenza e tutto il personale del Senato per il lavoro e l’attenzione dimostrata in questi anni in direzione del bene del Paese e nel totale rispetto dell’Assemblea della quale sono onorata di essere parte”.
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