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Cronaca

Autista Gtt lascia a terra signora con marito disabile: “Prendete quello dopo”

Redazione Quotidiano Piemontese

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Ha lasciato a terra una donna che spingeva la carrozzina del marito ed è partito. Protagonista è un autista Gtt della linea 71 che ieri mattina, intorno alle 10, ha lasciato a terra una donna che aveva chiesto di  salire su un bus che viaggiava in direzione di Mirafiori.

La denuncia arriva da un utente del gruppo Facebook Trasporti Torino: viabilità, mezzi pubblici e bici.

A scanso di equivoci: formalmente il gesto è “corretto”: l’autista del bus, infatti, si è difeso spiegando che, come da regolamento, una fermata era stata già effettuata (e dunque non era prevista la ri-apertura delle porte); umanamente però, il gesto lascia stizziti: come spiega l’utente che ha denunciato il fatto, difatti, “professionalità, buon senso e cordialità dovrebbero essere i tre principi di chi lavora a contatto con il pubblico, soprattutto di chi, spesso, può trovarsi di fronte persone con difficoltà enormi nella vita normale”.

Di seguito il post della pagina:

(…) Una segnalazione di questa mattina parla di uno spiacevole episodio avvenuto sulla linea 71, nel quale un conducente in fermata, in conversazione con un collega in banchina, alla richiesta di una signora che spingeva la carrozzina di un disabile ipovedente, la quale stava sopraggiungendo in fermata, ha fatto finta di nulla nonostante la richiesta della signora e di altri passeggeri di aspettare un secondo in quanto la signora stava per salire ma si è trovata le porte chiuse in faccia.

L’ autista, fermato qualche fermata dopo da altri passeggeri, si è difeso dicendo che la fermata l’avesse già effettuata e non era tenuto a riaprire e attendere la salita del disabile.
Preciso che la signora al momento della fermata non era in banchina, ma nel momento in cui è arrivata è stava per salire, il bus era ancora con le porte aperte in quanto l’ autista stava parlando con un collega fuori dal bus. Nel momento in cui la signora è arrivata (dopo i segni intenzionali di prendere il bus), le porte sono state chiuse nonostante alcuni passeggeri hanno fatto segno di aspettare perché stava per salire la signora ma il conducente ha fatto un segno di menefreghismo e “prende quello dopo”.

Vedete… Il regolamento parla chiaro, una fermata già effettuata non dovrebbe prevedere la ri-apertura delle porte, il tutto è a discrezione del conducente che valuta le condizioni di sicurezza, ma visto che il bus era già fermo si trattava semplicemente di aspettare un secondo in più. Stiamo parlando di un disabile e di una linea che ad agosto transita ogni 22 minuti. Professionalità, buon senso e cordialità dovrebbero essere i tre principi di chi lavora a contatto con il pubblico, soprattutto di chi, spesso, può trovarsi di fronte persone con difficoltà enormi nella vita normale, complicare le situazioni e mettere altri ostacoli non è la cosa più giusta.

Qui il post integrale

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