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Si sono chiusi con un grande successo i Campionati Europei di Speed Down a Viù

Redazione Quotidiano Piemontese

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Viù è stata pacificamente invasa per tre giorni per la 35a edizione dei Campionati Europei di Speed Down per la prima volta nella località delle Valli Di Lanzo.

Lo Speed Down è una disciplina in cui si corre in discesa a bordo di kart senza motore costruiti artigianalmente. Si sono dati battaglia dieci categorie in gara, duecento equipaggi con oltre trecento atleti provenienti da Belgio, Francia, Germania, Lettonia, Repubblica Ceca, Spagna, Svizzera e Italia e migliaia tra tecnici e visitatori che da venerdì 28 a domenica 30 luglio, ha coinvolto Viù e tutte le Valli di Lanzo.

Le gare si sono svolte sulla pista di 1.864 metri tra le località Pianlento e Pavaglione.
Un nubifragio ha costretto gli organizzatori ad annullare la prima prova cronometrata, quindi i titoli si sono giocati sulla seconda e della terza manche.

La tre giorni è stata inaugurata dalla cerimonia di venerdì pomeriggio, con la sfilata per le vie del paese a cui hanno preso parte atleti, rappresentanti della Federazione internazionale, cittadini, curiosi, appassionati, numerosi sindaci della Comunità montana. Nel centro di Viù la festa è continuata con lo street food e la Notte Gialla con spettacoli, folklore, sfilate allegoriche e gastronomia.

Lo Speed Dow è parte della tradizione viucese. Ricorda il sindaco di Viù Daniela Majrano : “I giovani viucesi che, una sessantina di anni fa, si cimentarono nella costruzione dei primi veicoli senza motore mai avrebbero immaginato che il loro passatempo sarebbe andato così lontano”.

L’assessore regionale allo Sport Giovanni Maria Ferraris ha sostenuto l’iniziativa: “L’idea di ospitare a Viù questo particolare evento mi ha convinto subito e la coloratissima folla internazionale qui presente dimostra che abbiamo fatto centro. Con lo Speed Down abbiamo offerto un’occasione in più per far conoscere a livello nazionale e internazionale la straordinaria bellezza del nostro territorio montano e delle Alpi Graie”.

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