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Ambiente

Gran Paradiso, hanno preso il volo i due gipeti nati a marzo

Redazione Quotidiano Piemontese

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Hanno spiegato le ali e preso il volo per la prima volta i due gipeti nati lo scorso marzo in Valsavarenche e in Valle di Cogne, all’interno del Parco Nazionale Gran Paradiso che si sviluppa tra Piemonte e Valle d’Aosta.

I guardaparco del Gran Paradiso, che hanno attentamente monitorato i nidi in questi mesi, li hanno battezzati rispettivamente Laika e Arvine, con loro sono ben 12 i piccoli di gipeto che hanno preso il volo nell’area protetta dopo il ritorno alla nidificazione da parte dei gipeti, avvenuto nel 2011. Segnale che questa specie si è ben ambientata e ha ri-colonizzato una zona che già popolava sino al 1913, data dell’ultimo abbattimento di gipeto sulle Alpi, avvenuto proprio in Val di Rhêmes, nell’area del Parco.

Il gipeto, uno degli avvoltoi europei di maggiori dimensioni, è stato reintrodotto sulle Alpi negli anni ’80, dopo l’estinzione avvenuta appunto agli inizi del ‘900. I piccoli rimarranno per alcuni mesi nel territorio dei genitori e insieme continueranno ad essere costantemente osservati dal personale di sorveglianza dell’Ente Parco.

L’involo del piccolo gipeto è un risultato eccezionale per la biodiversità del Parco, ed è stato reso possibile anche grazie alle attività di divulgazione e di sensibilizzazione svolte in collaborazione con la Società delle Guide Alpine e gli operatori turistici di Cogne, che hanno contribuito a far comprendere l’importanza della zona di protezione ai tanti arrampicatori che frequentano la Valnontey in inverno, riducendo così il disturbo alla coppia di gipeti che ha scelto questa parte della valle per costruire il proprio nido.

Il monitoraggio del gipeto da parte del corpo di sorveglianza è stato costante. Il controllo dei siti di nidificazione, in particolare durante la cova e la schiusa dell’uovo, e prima dell’involo del pullo (il piccolo di gipeto) viene fatto dai guardaparco, insieme ai tradizionali strumenti, con mezzi tecnologici particolarmente avanzati, al fine di assicurare un’adeguata protezione ai “tesori” del vero e proprio scrigno della biodiversità che è il Parco. Da dicembre 2016 alla data dell’involo sono stati effettuati nelle due valli interessate 125 giornate di osservazione per un totale di oltre 900 ore, 1.660 km percorsi a piedi per il controllo con un dislivello complessivo tra i 30.000 e i 37.000km.

Oltre ai due gipeti di Valsavarenche e Valnontey è ancora atteso l’involo di un piccolo, poco fuori dai confini del Parco, in Valle di Rhêmes. Il monitoraggio dei gipeti viene effettuato dai guardaparco in stretta collaborazione e in coordinamento con il Corpo Forestale Valdostano, per quanto riguarda il controllo dei nidi nel territorio di competenza ed il conferimento dei dati al coordinamento europeo (IBM).

 

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