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Gogol Bordello al Flowers Festival, quando il concerto diventa travolgente!

Redazione Quotidiano Piemontese

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Serata esplosiva quella di ieri al Flowers Festival, dove ha fatto tappa il carrozzone del Gipsy Punk, un’accoppiata vincente, amatissima dal pubblico per ricchezza ed energia del loro sound, Dubioza Kolektiv ad aprire e poi, attesissimi, i Gogol Bordello, vere icone di questo meltin’pot musical-culturale, tra punk, reggae, hip pop e musica tradizionale balcanica.

A capo della ciurma, il solito istrionico Eugene Hütz, leader carismatico, con il suo aspetto gitano, il fisico asciutto e la dote di leader. Sempre in movimento, come i suoi compagni, energia e divertimento al massimo della loro espressione, una miscela che li ha portati da anni sulla breccia, senza sosta e senza mollare il colpo. Basti pensare che i Gogol Bordello pubblicheranno a breve il loro settimo album, per una carriera quasi ventennale.

Veri eredi dei Mano Negra, anche per impatto emotivo e sonoro, formano una combo perfetta con i Dubioza Kolektiv, incaricati di aprire e scaldare gli animi prima dell’arrivo del vero “Bordello”. Chi c’è stato, lo sa. Qualche foto giusto per capire cosa è successo.

 

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