Cronaca
Il Cuneese insorge per il Tenda: “Azzerare i vertici Anas e ripartire al più presto con i lavori”
“Richiediamo con urgenza una visita del Tunnel del Tenda da parte del ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Graziano Delrio e del presidente dell’Anas Gianni Armani, affinché si rendano conto di persona quanto il territorio ed i cittadini sono penalizzati e soprattutto chiediamo a gran voce l’azzeramento dei vertici di Anas che, durante la riunione che si è svolta in Prefettura a Cuneo il 15 giugno, non hanno saputo – o forse voluto – dare delle risposte chiare ai rappresentanti del territorio. Inoltre scriveremo una lettera al presidente del Consiglio Gentiloni e a tutti i parlamentari, chiedendo loro di intervenire. La Granda si sente presa in giro da questa situazione”. Con queste parole, il sindaco di Cuneo nonché presidente della Provincia, Federico Borgna, ha sintetizzato, come presidente del Comitato di Monitoraggio del Tenda, istituito fin dal 2015, quanto è stato deciso durante la riunione che si è svolta presso la Confcommercio Cuneo.
“Quando l’Anas ha iniziato i lavori alla galleria del Tenda, ero molto fiducioso che procedessero velocemente – ha detto il sindaco di Limone Piemonte, Angelo Fruttero -, ma purtroppo devo ricredermi. Le nostre vallate e il comune di Limone Piemonte sono danneggiate nella loro economia e nel loro sviluppo da questa situazione che ha dell’incredibile. I limonesi hanno atteso e sopportato con pazienza, cercando in ogni modo di alleviare le difficoltà dei turisti che vogliono raggiungere il paese in estate come in inverno. Si sono adeguati fino ad ora ai disagi, si sono adoperati affinché l’economia non ne risentisse, ma ora questa situazione di incertezza ed immobilismo non è più accettabile, nonostante Limone Piemonte sia pronto per accogliere i turisti in questo periodo estivo, dobbiamo far sentire la nostra voce e farlo tutti uniti e in maniera forte”.
“Il prefetto delle Alpi Marittime – ha detto Jean Pierre Vassallo, sindaco di Tenda – ha affermato che, secondo il rapporto dell’ente di controllo francese Cerema, questa strada del Colle di Tenda sarebbe da chiudere immediatamente, perché costituisce, come si legge nel rapporto ‘un pericolo grave ed imminente’ per l’incolumità delle persone e del territorio. E ancora: ‘è come se ci fosse un rifiuto della verità, costituita dal pericolo rappresentato dal muro di contenimento, soprattutto durante forti piogge’. Per sicurezza infatti, sono stati sistemati dei blocchi davanti al muro, come protezione verso la strada”.
“Basta aspettare e basta farsi prendere in giro, o peggio accettare che ci venga nascosta la verita. ra. Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità su quanto ha detto e su quanto ha fatto – ha sottolineato Luca Chiapella, presidente Confcommercio Cuneo, responsabile del Tavolo di Coordinamento per il Tenda. – Il territorio non ha più tempo e non ha più voglia di ascoltare notizie che poi magari si rivelano false o comunque non conformi alla situazione reale. I lavori del Tenda sono una telenovela infinita, che penalizza territorio, cittadini ed economia. Da oggi inizia una battaglia di tutto il territorio unito, per sollecitare l’attenzione che la nostra provincia merita ed esige, affinché, soprattutto alla luce degli ultimi accadimenti che hanno portato al sequestro dei cantieri, venga risolta al più presto la questione del muro di contenimento, ben sapendo che purtroppo la Granda è stata umiliata e direi anche presa in giro da quei funzionari e da coloro che avevano ed hanno delle responsabilità dirette o indirette, su questa opera. Ci hanno detto tutto ed il contrario di tutto. Ora siamo stufi. L’intenzione del Tavolo di Coordinamento è quella di portare avanti una battaglia che sarà lunga e per nulla facile ma che è necessaria per risolvere una questione che sembra non interessare nessuno. Non lasceremo nulla di intentato fino a quando non vedremo la ripresa dei lavori che speriamo sia nel più breve tempo possibile, affinché questa opera fondamentale per il nostro territorio, possa essere finita in tempi se non rapidi, visto come sono andate le cose, almeno dignitosi”.
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