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Cultura

Delitto nel canavese, intervista con Graziella Costanzo

Gabriele Farina

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Uscito per Neos edizioni, è in libreria Delitto nel canavese, limpido giallo firmato Graziella Costanzo. Ambientata nell’immaginario ma plausibilissimo paese di Rossignè, la vicenda si sonda sullo sfondo delle terre che ben conosciamo.

Qui arriva Sara, donna sola e solitaria di mezza età, in cerca di un po’ di svago dalla vita torinese. Proprio il giorno del suo arrivo viene perà uccisa la giovane e chiacchieratissima contessa Maria Teresa Gastaldi. Sara non potrà fare  ameno di indagare. Trovate la recensione completa del libro qui.

Graziella Costanzo ha gentilmente risposto alle nostre domande.

Siamo di fronte ad un giallo dalla struttura molto classica, che ricorda decisamente, anche per le atmosfere, i grandi gialli di Agatha Christie. Da dove nasce l’ispirazione per questa vicenda?

L’ispirazione del romanzo mi è venuta creando per gioco un “incipit” per un racconto richiesto ai lettori dal “Corriere della Sera”. Io ho immaginato una gatta rimasta stranamente chiusa fuori… e, a poco a poco, è nato il romanzo. Sono, comunque, una gran giallofila.

Il romanzo è però anche una splendida galleria di personaggi femminili…

I personaggi femminili sono tanti, è vero, ma molto diversi. I miei preferiti : Sara, Emma, la vittima e… Gigetta.

Sullo sfondo il canavese, i suoi colori, i suoi gusti, i suoi odori. Rossignè non esiste ma potrebbe essere uno qualunque di quei paesi. Qual è il tuto rapporto con quella zona e con Torino?

Conosco bene il Canavese perché vi ho insegnato per ventidue anni. Sono nata a Parma, ma risiedo da molti anni con il marito modenese a Torino che adoriamo.

La domanda più ovvia: sono previste nuove avventure per Sara Audisio?

Ho in mente un nuovo romanzo con Sara come protagonista, ambientato sempre in Piemonte. Mi sembra lo sfondo ideale per vicende drammatiche che, però, grazie alla grande curiosità e al profondo senso di giustizia di Sara, si risolvono positivamente.

Immaginando una trasposizione cinematografica del romanzo, quali attori ti piacerebbe interpretassero i tuoi personaggi?

In un film trovo difficoltà a immaginare un’ attrice che possa impersonare Sara. Più facilmente vedrei Tullio Solenghi come il professor Edoardo Martini e Francesco Pannofino come il commissario Vinciguerra.

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