Asti
Ha avuto 200 auto intestate, utilizzate per commettere reati: sorveglianza speciale e sequestro
Sorveglianza Speciale per tre anni, con obbligo di soggiorno nel Comune di Asti, a carico di S. G., detto ‘Banana’, 56 anni, a cui sono stati confiscati libretti bancari e 39 veicoli a lui intestati. L’uomo è stato condannato per emissione di assegni a vuoto, truffa continuata in concorso, ricettazione continuata, violazione degli obblighi di assistenza famigliare e ha in corso procedimenti per falsità in scrittura privata, favoreggiamento della prostituzione, simulazione di reato, sottrazione e danneggiamento di cose sottoposte a sequestro, nonché altre indagini in corso per altri reati.
“Le attività di indagine nonché vari controlli su strada – comunica la polizia in una nota – hanno evidenziato nel tempo chiari ed incontrovertibili segnali di inserimento dell’uomo in ambienti delinquenziali con altri pregiudicati che, in numerosissime circostanze, hanno commesso delitti in particolar modo contro il patrimonio, utilizzando veicoli intestati proprio a S.G”.
L’uomo, nel tempo, è risultato essere stato intestatario di ben oltre 200 veicoli, che sono emersi con frequenza nel corso di indagini quali mezzi utilizzati per commettere svariati reati.
Autoveicoli a lui intestati sono stati trovati sulla scena del crimine di furti in aziende, di rame, di materiali da cantiere, di casseforti, bancomat e casse continue per il deposito di denaro presso attività commerciali, rapina a un portavalori, rappresentanti orafi o titolari di tabaccherie che trasportavano tabacchi lavorati, utilizzati sia come arieti, sia per darsi alla fuga. Era intestata a S.G. anche l’autovettura utilizzata nel “raid punitivo” del settembre 2016 a seguito dell’aggressione ai danni di tre prostitute nigeriane.
I luoghi interessati dai reati commessi sui veicoli intestati a S.G. sono risultati essere prevalentemente in Piemonte, nell’astigiano, ma anche in provincia di Vercelli, di Alessandria, nell’Ovadese, a Pavia e perfino ad Altamura (Ba). Alla data della richiesta della misura, S.G. risultava intestatario di 116 targhe, tra autoveicoli e motoveicoli, di cui 39 ancora oggi circolanti, per i quali è stata immediatamente proposta al Tribunale di Asti la confisca e il sequestro.
La Divisione Polizia Anticrimine ha svolto quindi importanti accertamenti di natura patrimoniale nei confronti del soggetto e del suo nucleo famigliare, finalizzati alla ricostruzione, in riferimento all’arco temporale 2000–2016, di tutte le entrate economiche (pressoché irrilevanti) e le uscite (spese documentate per acquisto veicoli, spese per premi assicurativi, di locazione, condominiali, nonché il valore di spesa minimo per i consumi familiari): il saldo finale, negativo per oltre 350.000 euro, attesta che la disponibilità reddituale di S.G era incapiente rispetto alle spese e tale sproporzione ingiustificabile, pertanto meritevole della richiesta di una misura di prevenzione patrimoniale.
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