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Cronaca

Carabinieri accerchiati da una cinquantina di giovani durante i controlli a venditori abusivi

Redazione Quotidiano Piemontese

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Prima 5-6 donne hanno circondato i militari poi, all’arrivo di altri carabinieri, il gruppo si è infoltito. E’ successo la notte scorsa a Torino, nella zona dei Murazzi: una cinquantina di giovani hanno accerchiato i carabinieri per impedire i controlli a due venditori abusivi di bibite.

Sono stati i due venditori abusivi di 36 e 38 anni del Bangladesh, a chiedere aiuto ai giovani. Prima alcuni militari sono stati spintonati, ma in pochi minuti hanno riportato la calma.

Sull’accaduto è intervenuta anche la sindaca Chiara Appendino. Che spiega

Certe volte il mondo sembra rovesciarsi completamente. Una Giunta lavora per adottare strumenti che possano far convivere meglio le esigenze di tutti, confrontandosi con ogni parte per mesi, poi succedono episodi come questo.

Perché voglio essere molto chiara: i cittadini che, non solo non supportano, ma si rivoltano contro le Forze dell’Ordine che contrastano i venditori abusivi sono un chiaro segnale di inciviltà.

Rappresentano un mondo che non è il mio, una Comunità che non è la nostra e che non può esserlo.

A scanso di equivoci, comunque, ricordo che la recente ordinanza sospende unicamente la vendita di bevande alcoliche DA ASPORTO a partire dalle 20:00 e fino alle 6:00 in tutti i bar, i locali, i negozi, minimarket e i supermercati h24 nelle zone maggiormente interessate dalla movida, allo scopo di limitare la calca nelle strade e nelle piazze all’esterno dei locali. La somministrazione continua a essere consentita nei bicchieri di plastica.

E guardate, voglio essere chiara anche su un altro punto: ci sono giovani che hanno diritto di continuare a divertirsi, ci mancherebbe, ma ci sono anche i cittadini che hanno il diritto di riposarsi e i commercianti onesti che non devono subire concorrenza sleale.

Purtroppo l’Italia è il Paese in cui spesso la legge si accetta solo quando tutela il proprio interesse particolare, ma non possiamo arrenderci ad un livello così basso. Il rispetto delle regole e delle libertà altrui è la base per una convivenza civile: su questo non è possibile transigere.

Ciascuno di noi pretende, giustamente, che le Istituzioni risolvano i problemi, ma ci dev’essere chiaro che la differenza la fanno i comportamenti di ognuno di noi. Finché non ce ne renderemo conto, con senso di responsabilità, la nostra Comunità non progredirà mai.

Esprimo quindi netta e ferma condanna verso episodi di inciviltà come questo e come quello della scorsa settimana in Piazza Santa Giulia, e ringrazio per il loro lavoro le Forze dell’Ordine, alle quali la Città continuerà a dare tutto il supporto necessario.

 

 

 

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