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Cronaca

Nosiglia: “La morte di Erika è una ferita al cuore stesso della città”. Chiamparino: “Si faccia chiarezza sull’accaduto”

Redazione Quotidiano Piemontese

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“È con grande dolore che ho appreso la morte di Erika dopo lunghi giorni di agonia in seguito alle conseguenze tragiche della sera di sabato 3 giugno. Prego perché il Signore l’accolga nel suo regno di pacee di amore e prego per i suo cari affinché siano sostenuti dalla materna tenerezza della Madonna Consolata di cui stiamo celebrando la Novena”.

Lo scrive l’arcivescovo di Torino, monsignore Nosiglia, dopo la morte di Erika Pioletti, deceduta dodici giorni dopo essere stata colta da infarto nella calca di piazza San Carlo.

“La morte di Erika – scrive Nosiglia aggrava ancora più profondamente lo scoramento del nostro animo, ma anche il giudizio già severo formulato dopo quanto è accaduto a Piazza San Carlo. La ferita al cuore stesso della città resterà come un marchio che pesa sulla nostra coscienza di cittadini e su quanti sono stati la causa diretta o indiretta degli assurdi incidenti capitati in quello che doveva essere un sereno e gioioso incontro di tifosi e ha avuto invece delle conseguenze di grave sofferenza per centinaia di feriti e ora anche della morte di Erika”.

E conclude: “Oggi comunque non è tempo di sterili polemiche o accuse o promesse che la cosa non accadrà più. L’inchiesta avviata farà il suo corso e trarrà le conseguenze in ordine alle gravi responsabilità di ciascuno; ora è il momento della solidarietà di tutta la città che è chiamata a stringersi attorno alla famiglia di Erika per un abbraccio fraterno a Lei e ai suoi cari, insieme alla preghiera e al ricordo incancellabile che porteremo nel nostro cuore per sempre”.

Sulla morte di Erika è intervenuto anche il presidente della Regione Sergio Chiamparino che ha espresso il suo cordoglio:

Desidero esprimere a nome mio e di tutta la comunità piemontese cordoglio e vicinanza alla famiglia Pioletti, che in tutti questi giorni ha vissuto con compostezza e grande dignità la graduale perdita di speranza di un miglioramento delle condizioni di Erika. Quanto successo quel sabato lascia ancora sgomenti tutti noi, e gli oltre 1500 feriti – con un pensiero particolare a coloro che sono ancora in situazione critica – vittime di una serata cominciata in festa e finita in una incomprensibile tragedia, pesano sul nostro cuore. Confidiamo dunque e chiediamo che le indagini facciano al più presto chiarezza su quanto accaduto in piazza San Carlo.

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