Cittadini
Trivalent, a Torino si studiano gli estremisti sul web per prendere contromisure culturali
La Giunta comunale di Torino, su proposta della sindaca Chiara Appendino e dell’assessora all’Innovazione Paola Pisano, ha approvato l’adesione della Città al Programma europeo Horizon 2020 con il progetto “TRIVALENT – Terrorism pReventIon Via rAdicaLisation countEr-NarraTive”.
Il progetto TRIVALENT ha l’obiettivo di analizzare, non a fini investigativi, ma sotto un profilo culturale e con l’utilizzo di tecnologie innovative, i linguaggi che la radicalizzazione e l’estremismo violento utilizzano in rete, attraverso un’analisi multidisciplinare volta fornire una visione globale del fenomeno, nonché indagare le cause alla radice, al fine di sviluppare le opportune contromisure di natura culturale e di comunicazione.
Il comune di Torino – attraverso l’unità tecnico scientifica della Polizia Municipale denominata NIST e l’Assessorato all’Innovazione e Smart City- svilupperà azioni di monitoraggio del web con i propri analisti e con tecnologie di social analysis e text mining. Nell’ambito del progetto il NIST interagirà con altri progetti della Città ove sono utilizzate le piattaforme open data e tecnologie in cloud, al fine di realizzare sinergie tecnologiche.
TRIVALENT avrà la durata di 36 mesi (fino al 31 maggio 2020) e sarà coordinato dall’Università degli Studi Roma Tre con il partenariato dei Ministeri degli Interni e della Giustizia oltre alle agenzie di polizia di Spagna, Belgio, Polonia, Lettonia e Albania.
Il budget complessivo per la Città è di euro 55mila e sarà finanziato interamente dall’Unione Europea.
Si sta inoltre istituendo, all’interno della Città, un team dedicato alla governance dei dati, che tra le varie attività prevede l’analisi dei dati al fine di aiutare il Comune nei processi decisionali.
Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese