Cittadini
Cresce la spesa dei torinesi ma senza sfizi
Con un 3,7 per cento si conferma nel 2016 la ripresa dei consumi nel torinese. In aumento il non alimentare, trainato però dalle spese per abitazione e comunicazioni, in particolare smartphone e relative bollette. Rispetto a vent’anni fa si spende di più in cibi salutari (pesce, verdura, frutta), ma anche per l’abitazione (+14%). Nel ‘96 solo il 15% delle famiglie aveva un cellulare, il 40% un pc.
E’ quanto emerge dai dati (presentati oggi) dell’indagine sulle spese delle famiglie torinesi, realizzata dalla Camera di commercio di Torino con il supporto metodologico del professore Luigi Bollani, docente di statistica sociale presso l’Università degli Studi di Torino.
La spesa media delle famiglie torinesi nel 2016 ha raggiunto i 2.455 euro mensili, +3,7% rispetto 2015. In crescita sia l’alimentare (+1,9%), sia il non alimentare (+4,1%), che varca la soglia dei 2mila euro mensili.
I dati 2016: assestamento dopo la crescita
Rispetto allo scorso anno in cui si è assistito ad un significativo incremento delle spese delle famiglie torinesi, nel 2016 continua il trend positivo, ma in lieve decelerazione: con una media di 2.455 euro mensili (+3,7%), il livello dei consumi sotto la Mole ritorna ai livelli del 2007, attestandosi come terzo valore più elevato dell’ultimo decennio.
Le quote delle spese per alimentari e non alimentari negli ultimi quattro anni si sono pressoché stabilizzate: le prime rappresentano ormai circa il 15% dell’intero paniere (erano il 12% negli anni pre-crisi), mentre le seconde il restante 85%.
La spesa alimentare
Nel 2016 sono stati spesi mensilmente 379 euro in generi alimentari e bevande, +1,9% rispetto all’anno precedente.
La spesa non alimentare
Con 2.076 euro mensili e un incremento del +4,1%, crescono per il quarto anno consecutivo i consumi non alimentari, che nel 2016 hanno superato la soglia dei 2.000 euro, avvicinandosi ai valori registrati nel 2009.
Questa un’infografica riepilogativa della spesa delle famiglie torinesi
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