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Mad Pride e Matti a Cottimo: quando i matti hanno un ruolo attivo nella società

Redazione Quotidiano Piemontese

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Sabato 10 giugno torna a Torino il Mad Pride, quella che gli organizzatori autodefiniscono parata dell’orgoglio folle. Il luogo d’incontro è davanti a Porta Nuova , poi i il Pride sfilerà per le vie della città, passando per San Salvario e arrivando al Valentino. Il Mad Pride nel mondo è molto sviluppato in diverse città, a Torino è nato grazie a Chiara Abbà, psicologa ed educatrice, e Simone Sandretti, regista di film e documentari che hanno  iniziato a riunire i pazienti psichiatrici torinesi per chiedere il diritto a vivere il proprio disagio mentale senza per questo essere sedati o rinchiusi.

Il Torino Mad Pride è un movimento di matti che cerca di interfacciarsi col mondo e con le sue istituzioni nel tentativo di restituire ai matti e alla follia un ruolo attivo nella società.

Mad Pride ha dato vita al progetto Matti a Cottimo che permette di combattere la malattia mentale per andare a lavorare in fabbrica, vendere giornali, fare le pulizie, organizzare festival, scrivere canzoni. Con Matti a Cottimo è possibile trovare il lavoro più adatto alle esigenze di chi ha diversità psichica.

La modalità cercasi/offresi, crea uno spazio per svolgere un lavoro, di durata variabile, individualmente o con un gruppo di persone che abbiano le tue competenze o proporre dei lavori per cui è necessario reperire altre risorse umane ed esperienziali per completare il team e portare a termine il lavoro.

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