Alessandria
Psicologi e UICI uniti in un progetto per aiutare le famiglie dei bambini con patologie della vista
Si chiama “Stessa strada per crescere insieme” il progetto del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi (CNOP) e dell’Unione italiana Ciechi ed Ipovedenti (UICI), nato per rispondere alle esigenze di quelle famiglie che si trovano a vivere situazioni difficili per la nascita di un bambino con patologie della vista nel nucleo familiare.
È proprio quando avviene l’incontro il figlio immaginato e quello reale che, per i genitori, comincia un lungo e doloroso processo di accettazione, di fronte al quale è meglio non essere mai soli.
“Ed è proprio per supportare i genitori e i fratelli in questo tipo di situazioni che nasce il progetto di UICI e CNOP – spiega la psicologa Elisabetta Torchio, coordinatrice del progetto in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta – l’obiettivo è quello di aiutare le famiglie a comprendere che la perdita della funzionalità visiva, seppur importante in una società basata sull’immagine e sull’apparenza, non pregiudica la conduzione di una vita piena e appagante da parte del soggetto disabile”.
Per il progetto sono stati formati, in tutta Italia, ben 150 psicologi e psicoterapeuti (nella foto il team di psicologhe piemontesi). I professionisti, coadiuvati dalle Unioni Ciechi regionali e dagli Ordini degli Psicologi sono in grado di fornire un sostegno psicologico alle famiglie e di creare rete con gli ospedali, in particolare con le neonatologie, le neuropsichiatrie infantili, i centri di riabilitazione, i medici di base e i pediatri. “Lo scopo – spiega ancora Elisabetta Torchio – è innanzitutto quello di informare, al fine di effettuare una diagnosi precoce che porti a prognosi più favorevoli e, al tempo stesso, consenta al disabile di vivere una vita indipendente e serena”.
Il progetto ha come obiettivo anche quello di offrire consulenza psicologica specialistica a singoli, coppie e gruppi, in regime di convenzione o di compartecipazione da parte delle sezioni provinciali e regionali dell’UICI, alle quali le famiglie possono rivolgersi direttamente per ogni informazione e per richiedere il servizio.
“Vogliamo creare una rete che sostenga i genitori – conclude Torchio – ma l’obiettivo finale è quello di aiutare il minore a vivere una vita il più possibile autonoma e soddisfacente”.
Per tutte le informazioni del caso è possibile rivolgersi direttamente alla segreteria regionale di UICI Piemonte, al numero 011/56.27.870 o all’indirizzo segreteria@uicpiemonte.it
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