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Presentato il bilancio di fine mandato di Environment Park del triennio 2014-2016: si punta allo sviluppo

Redazione Quotidiano Piemontese

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È stato presentato il bilancio di fine mandato di Environment Park del triennio 2014-2016.  In coerenza con il piano industriale 2014-2017 predisposto a inizio mandato il parco tecnologico di Torino ha perseguito una strategia di miglioramento del profilo finanziario, incremento dell’utilizzo delle aree immobiliari e il riposizionamento delle attività di ricerca e innovazione attraverso una serie di accordi strategici.

“Dopo tre anni di lavoro possiamo consegnare al territorio un Parco tecnologico definitivamente riconosciuto come punto di riferimento per l’innovazione in Italia e all’estero” sottolineano il Presidente di Environment Park Mauro Chianale e l’Amministratore Delegato Davide Canavesio. “È finanziariamente solido e accreditato presso la community locale, nazionale e internazionale. Cosciente del proprio potenziale e della capacità di tradurlo in ricerca innovativa o business per le imprese. I prossimi passi saranno orientati al mantenimento dell’equilibrio finanziario raggiunto e all’aumento dei volumi. Tema, questo, che necessita della riflessione dei Soci sul futuro, su quale scommessa intendono fare, sapendo che se ci saranno più investimenti ci saranno più servizi che Environment Park potrà dare al territorio”. Alla presentazione del bilancio triennale, accanto a Chianale e Canavesio, i soci principali della Società, il Comune di Torino, rappresentato dall’Assessora all’Innovazione Paola Pisano e Finpiemonte con il Presidente Fabrizio Gatti.

“Il piano di risanamento sta producendo esiti positivi e vi sono anche buone prospettive in termini di integrazione con altre realtà e di rilancio della vocazione specifica del Parco” evidenzia il Presidente di Finpiemonte Fabrizio Gatti. “Il miglioramento dei risultati di Environment Park è coerente con la strategia di valorizzazione dei parchi scientifici piemontesi, messa in atto insieme alla Regione attraverso il piano di razionalizzazione delle società partecipate e questo è un ulteriore elemento di soddisfazione”.

“Mettendo a confronto la missione di Environment Park” ricorda l’Assessora all’Innovazione del Comune di Torino, Paola Pisano “con i nostri progetti, condividendo l’importanza di accrescere le competenze sul nostro territorio, credo che ci sarà una naturale convergenza: stiamo cercando tutti di fare qualcosa di più per la nostra Città, per renderla più smart, più sostenibile. Ed anche qualcosa di nuovo. La strada giusta è quella che passa per l’Innovazione”.

Il piano industriale ha permesso di compensare il calo dei ricavi, dovuto alla crisi economica, con un’importante riduzione dei costi, tagliando le spese improduttive e valorizzando quelle produttive: 843 mila euro derivanti da saving strutturali, 341 mila euro dalla riorganizzazione del personale, senza far ricorso a misure straordinarie, 107 mila euro dalla revisione dei contratti dei servizi tra cui vigilanza, reception e pulizia.

A livello economico, il fatturato accumulato nel triennio da Environment Park raggiunge i 14,8 milioni di euro, derivante per il 69% dal settore immobiliare e per il 31% dall’innovazione e sviluppo. I committenti privati hanno influito sul fatturato per il 60% mentre quelli pubblici per il 40%.

Dal punto di vista dei servizi immobiliari, l’occupancy rate di Environment Park è cresciuta raggiungendo nel 2016 il 97%, a fronte dell’84% di inizio 2014. A questo importante risultato ha contribuito positivamente anche l’apertura del nuovo Corso Principe Oddone, che posiziona Environment Park nel cuore del “miglio dell’innovazione” torinese. Attualmente le aziende insediate nel Parco sono 70, operanti nei diversi ambiti quali ambiente ed energia, engineering e ICT e altri settori come il biomedicale, i servizi e la formazione.

Coerentemente con il piano industriale, l’area ricerca e innovazione di Environment Park ha avviato un percorso di posizionamento fondato sulla creazione di una rete di partenariati di alto livello e di elevato grado di integrazione.

L’accordo siglato con l’Istituto Italiano di Tecnologia ha portato all’insediamento del nuovo Renewable Futures Centre con il trasferimento presso il Parco di laboratori e uffici per 1100 metri quadri con circa 50 ricercatori, mentre l’accordo quadro con il Politecnico di Torino ha generato un accordo attuativo di collaborazioni che prevede l’utilizzo congiunto dei laboratori del Parco. Gli accordi con IREN e SMAT hanno invece visto la nascita di importanti collaborazioni nell’ambito del nuovo Polo di Innovazione CLEVER, di cui Environment Park è gestore, insieme al Consorzio Univer di Vercelli. Altrettanto importanti, in ottica futura, sono gli accordi più recenti siglati con Università di Torino ed Università del Piemonte Orientale.

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