Cronaca
Detenuto suicida in carcere a Saluzzo, scontava una pena per furto
Un detenuto del carcere di Saluzzo si è suicidato. Il corpo è stato trovato dagli agenti penitenziari la mattina di mercoledì 3 maggio. L’uomo, originario di Racconigi, stava scontando una pena per furto che si sarebbe conclusa il prossimo novembre. Inutili i tentativi degli uomini del 118 di rianimarlo.
Racconta Vicente Santilli, segretario regionale per il Piemonte del Sappe, Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria: “Nella mattinata odierna, presso la Casa di Reclusione di Saluzzo, un detenuto di 33 anni ristretto per il reato di furto e con un fine pena di 7 mesi si è impiccato nella propria cella con delle lenzuola. Lo stesso è stato prontamente soccorso dagli agenti penitenziari in servizio prestando il primo soccorso, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare”.
“Questo nuovo drammatico suicidio di un altro detenuto evidenzia come i problemi sociali e umani permangono, eccome! nei penitenziari, – dice Donato Capece, segretario generale del Sappe – lasciando isolato il personale di Polizia Penitenziaria (che purtroppo non ha potuto impedire il grave evento) a gestire queste situazioni di emergenza. Il suicidio è spesso la causa più comune di morte nelle carceri. Gli istituti penitenziari hanno l’obbligo di preservare la salute e la sicurezza dei detenuti, e l’Italia è certamente all’avanguardia per quanto concerne la normativa finalizzata a prevenire questi gravi eventi critici. Ma il suicidio di un detenuto rappresenta un forte agente stressogeno per il personale di polizia e per gli altri detenuti”.
“Un programma di prevenzione del suicidio e l’organizzazione di un servizio d’intervento efficace – continua Capece -, sono misure utili non solo per i detenuti ma anche per l’intero istituto dove questi vengono implementati. E’ proprio in questo contesto che viene affrontato il problema della prevenzione del suicidio nel nostro Paese. Ma ciò non impedisce, purtroppo, che vi siano ristretti che scelgano liberamente di togliersi la vita durante la detenzione”.
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