Cultura
Nessundove, i tour per scoprire Torino tramite l’arte
Partono il 30 aprile i tour di Nessundove, progetto curatoriale che coinvolge quattro location della città di Torino e altrettanti artisti. Sotto la guida di Davide Gambaretto, ideatore e curatore del progetto, i partecipanti attraverseranno il capoluogo, ogni domenica mattina, fino all’11 giugno, seguendo le tappe che compongono Nessundove.
Quattro importanti luoghi disegnano un percorso di riscoperta della città, mescolando tradizione storica e modernità: la Chiesa della Gran Madre di Dio, piazza Palazzo di Città, la stazione ferroviaria di Porta Susa e la “Hall of Fame” degli street artist in via Braccini.
Ognuno dei quattro artisti coinvolti nel progetto ha realizzato un contenuto multimediale che sarà fruibile attraverso i QR Code, utilizzando uno smartphone e delle cuffie. Ogni lavoro è strettamente legato al luogo scelto dall’artista, che ne rivisita le caratteristiche, raccontando una storia o abbinando suoni e immagini insolite.
La comunicazione dell’iniziativa è stata accompagnata dal lancio di un video sui social network, che riassume il senso del progetto e mostra alcune immagini tratte da alcuni tour già realizzati. Il filmato suggerisce al pubblico punti di vista inconsueti per interpretare la città.
I tour sono gratuiti ma hanno un numero limitato di partecipanti. Per prenotarsi è necessario inviare un’email all’indirizzo nessundovetour@gmail.com scegliendo tra le domeniche che vanno dal 30 aprile fino all’11 giugno. Ogni prenotazione dev’essere effettuata almeno 3 giorni prima della data prescelta.
Per la partecipazione è necessario munirsi di uno smartphone con una app di lettura dei QR Code (come ad esempio i-Nigma Scanner o QR code Reader sviluppato da Scan; app ideali sia per i dispositivi Android, sia per iPhone) e di un paio di cuffie.
Gli artisti coinvolti sono:
Fabio Vito Lacertosa – Chiesa della Gran Madre di Dio
Compositore, musicista e artista visivo lucano. Lacertosa propone un brano musicale, pensato per essere ascoltato assieme ai suoni del traffico che si generano presso l’incrocio antistante alla Chiesa della Gran Madre di Dio. Un lavoro sonoro, che trova la sua completezza proprio in quel luogo e che propone un continuo rimando tra passato e presente.
Paolo Morelli – Piazza Palazzo di Città
Giornalista, torinese, appassionato di storia e letteratura, Morelli ha scelto un dettaglio di piazza Palazzo di Città sul quale ha costruito un racconto che affonda le radici nella storia di Torino. Il mercato, i francesi, l’assedio e l’Assietta sono i punti cardinali entro i quali si disegna un inaspettato ritratto.
Clelia Rainone – Stazione ferroviaria di Porta Susa
Fotografa ed artista visuale di Foggia, Rainone ha lavorato con la stazione di Porta Susa, sfondo ideale – vista la sua natura di “stazione di passaggio” – per un video che racconta la tensione di chi è costretto alla lontananza fisica, mentre lo spirito desidera ardentemente ritornare nel luogo che considera casa.
WOC – “Hall of Fame” di via Braccini
Il contenuto proposto dal torinese WOC, realizzato attraverso l’app di Google Maps, più che focalizzarsi sulla produzione artistica dello street artist, vuole essere un modo per permettere ai visitatori di scoprire un luogo poco conosciuto della città e per parlare di un movimento artistico vivace come quello dell’urban art.
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