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Torino avvierà un bando per riorganizzare 132 posizioni, comprese le 12 direzioni generali, tra i suoi dipendenti

Redazione Quotidiano Piemontese

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Sono stai definiti, in attuazione della delibera votata dal Consiglio Comunale a luglio dello scorso anno, l’assetto organizzativo generale dell’ente, la configurazione di ogni unità amministrativa e le modalità innovative per l’individuazione dei direttori e dei dirigenti che saranno chiamati a coordinarle.

Questa mattina la Giunta ha approvato una delibera con cui, a partire dalla macrostruttura della macchina comunale, si avvia il processo di riorganizzazione e si modifica il Regolamento della dirigenza.

La macrostruttura prevede dodici Direzioni generali (Servizi sociali; Servizi educativi; Commercio, Lavoro, Turismo e Attività produttive e sviluppo economico; Cultura, Sport, Tempo libero, Sistemi informativi e Servizi civici; Ambiente, Verde, Fondi europei e Protezione civile; Infrastrutture e Mobilità; Servizi Tecnici; Urbanistica e Territorio; Risorse finanziarie; Patrimonio, Partecipate e Appalti; Organizzazione; Decentramento, Giovani e Pari opportunità) per consentire il pieno raccordo tra indirizzo politico e azione amministrativa.

L’individuazione dei responsabili delle Direzioni contrali, così come i dirigenti d’Area e quelli dei Servizi, sarà effettuata mediante una procedura pubblica. Questa è infatti la principale innovazione introdotta. Sarà pubblicato un bando per ricoprire le 132 posizioni complessive del nuovo organigramma.

I responsabili di ogni unità, i quali dovranno indicare due opzioni, saranno quindi individuati sulla base delle competenze professionali e delle funzioni connesse all’incarico, valutando anche attitudini e capacità professionali.

In questo modo, tra l’altro, si realizzerà una rotazione alla guida dei servizi che risponde a quanto richiesto dalla normativa anticorruzione e che verrà effettuata con gradualità e assicurando adeguata formazione per non depauperare le Direzioni di conoscenze e competenze.

Più nel dettaglio, il Regolamento organizzativo prevede che la struttura dell’ente venga articolata in unità organizzative a vari livelli funzionali: Direzioni centrali (unione coordinata di aree e servizi anche funzionalmente eterogenei), Servizi centrali (unione coordinata Servizi e/o uffici alle dirette dipendenze della Sindaca e del Segretario generale), Direzioni d’Area (unione coordinata di servizi), Servizi (unione coordinata di uffici). Inoltre, per la gestione di obiettivi di particolare complessità e criticità vengono istituiti tre progetti speciali: Superamento campi nomadi, Innovazioni fondi europei smart city, Piano regolatore, che, rispettivamente, rispondono alle aree politiche sociali, sistemi informativi e urbanistica.

“Con la delibera di riorganizzazione approvata oggi – spiega l’assessore Sergio Rolando – è stata prevista, in materia di riscossione delle entrate, un’unica struttura che presiederà ai servizi finanziari e tributari. Per garantire ulteriori sinergie gestionali, faranno capo alla struttura del facility management il Patrimonio e le Partecipazioni comunali. Sul fronte dei servizi al cittadino – prosegue Rolando – i servizi sociali decentrati saranno coordinati direttamente dalla direzione Servizi sociali, mentre l’area Educativa sarà separata da quella culturale. Quest’ultima, divisa dall’istruzione, incorporerà gli ambiti dello Sport, del Tempo Libero, dei Servizi civici e Sistema informativo”.

Inoltre, le attività del Servizio nomadi, che richiedono il coordinamento di più assessorati, vengono scorporate dal Servizio stranieri. Alle dipendenze del Segretario generale vi sono gli uffici di Giunta e Consiglio comunale, di contratti e prevenzione corruzione e le iniziative istituzionali. Polizia municipale, Avvocatura e Gabinetto della Sindaca rispondono direttamente alla Sindaca.

“Impegno dell’Amministrazione, oltre ad assicurare maggiore efficacia ed efficienza alla struttura organizzativa dell’ente, è quello – sottolinea Rolando – di valorizzare e accrescere professionalmente tutte le risorse umane, anche attraverso momenti di aggiornamento professionale e istituendo sistemi incentivanti”

Questa prima fase è propedeutica alle attività già iniziate con l’Università degli Studi di Torino per la riorganizzazione dei processi. Si partirà dunque con un approccio bottom up andando così a ridisegnare ogni settore coinvolgendo le professionalità presenti e quelle che verranno formate.

Aggiornamento: il bando è rivolto solo agli interni

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