Cittadini
Sanità, al via il piano per ridurre le liste d’attesa per le visite
Revisione delle agende di prenotazione attraverso l’istituzione di un doppio binario; incremento dell’attività per superare le situazioni critiche e assunzione di personale per aumentare il volume delle prestazioni. Sono i caposaldi che le aziende sanitarie dovranno incrementare nel loro piano per ridurre le liste d’attesa nella specialistica ambulatoriale 2017-2019 presentato dall’assessore Antonio Saitta.
Lo ha deliberato ieri la Giunta regionale che ha dato il via libera definitivo: entro 60 giorni, le aziende sanitarie, raggruppate nelle aree omogenee di riferimento, dovranno presentare un proprio cronoprogramma di azione.
Il documento è il frutto del confronto e delle proposte presentate dagli ordini professionali, dai sindacati, dalle associazioni di categoria e dalle associazioni per i diritti dei malati sulla bozza deliberata il 13 febbraio scorso”.
“Vengono precisati con chiarezza – sottolinea Saitta – i tempi e le modalità delle risorse che saranno impiegate: la Regione metterà a disposizione delle singole Asl, oltre al 5% del compenso dell’attività di intramoenia, fondi supplementari per finanziare i piani, a partire dalle situazioni più critiche. In sostanza il percorso è ormai avviato, possiamo dire che entro giugno il piano sarà attivo a tutti gli effetti”.
Prenotazioni
Il doppio binario delle agende di prenotazione prevede un canale riservato unicamente alle prestazioni di “primo accesso”, che riguardano un nuovo paziente o una nuova patologia; l’altro sarà destinato invece ai pazienti con patologie croniche e alle prestazioni che non hanno particolare urgenza.
Per la prima volta tutte le agende verranno condivise e comprenderanno gli specialisti, il pubblico, il convenzionato e l’attività intramoenia, un intervento che si affiancherà alla partenza del nuovo Centro unico di prenotazione, prevista per i prossimi mesi. Inoltre, per far fronte alle emergenze e alle realtà che presentano liste d’attesa più lunghe, le aziende sanitarie potranno incrementare l’attività e assumere personale.
La responsabilità dell’attuazione degli interventi e del rispetto dei tempi di attesa sarà dei direttori sanitari delle aziende. I piani verranno elaborati sulla base di cinque macroaree omogenee: Torino (Asl Città di Torino, TO4, TO5, Città della Salute), Torino Ovest (Asl To3, San Luigi, Mauriziano), Piemonte Sud-Ovest (Asl CN1, CN2, ospedale di Cuneo), Piemonte Nord-Est (Asl NO, VCO, VC, BI, ospedale di Novara), Piemonte Sud-Est (Asl AL e AT, ospedale di Alessandria).
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