Ambiente
Dopo le cure il pellicano che si aggirava nel pinerolese è tornato nel parco faunistico in cui viveva
Si è conclusa nel migliore dei modi la vicenda del Pellicano Riccio (Pelecanus crespus) che nel mese di gennaio era stato recuperato malato dagli agenti del Servizio Tutela Fauna e Flora della Città Metropolitana di Torino, grazie alle segnalazioni di numerosi cittadini del Pinerolese.
L’animale da tempo si aggirava in diverse zone pianeggianti del Torinese, destando stupore in coloro che lo vedevano. Più volte il Servizio Tutela Fauna e Flora era intervenuto tramite i media per tranquillizzare i cittadini e, soprattutto, per raccomandare di non intervenire nei confronti dell’animale, se non in caso si trovasse in evidente stato di difficoltà.
Gli appelli hanno avuto successo e alcuni residenti a None hanno telefonato agli agenti faunistico-ambientali della Città Metropolitana per segnalare che l’animale non prendeva il volo e si lasciava toccare. Dopo averlo facilmente catturato, il personale del Servizio Tutela Fauna e Flora aveva trasportato il volatile al CANC, il Centro Animali Non Convenzionali della facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Torino, convenzionato con la Città Metropolitana, per affidarlo alle cure dei professori Mitzy Mauthe von Degegrfeld e Giuseppe Quaranta.
Le visite accurate hanno riscontrano un’acuta parassitosi causata dalla presenza di Ossiuri e una grave intossicazione epatica alimentare: patologie che avrebbero potuto avere un esito mortale. Inoltre si è potuta ricostruire, grazie il microchip che era stato installato sottocute al Pellicano, la storia dell’animale, nato in un allevamento nel nord della Germania e venduto, dopo vari passaggi, ad un parco faunistico nelle vicinanze di Pavia.
Sono stati contattati i legittimi proprietari che, documenti alla mano, sono venuti a ritirare il Pellicano – il quale nel frattempo si era ristabilito – per riportarlo nel parco in compagnia di altri animali della stessa specie.
“Questo esempio di successo della collaborazione tra la cittadinanza e le istituzioni è il frutto di oltre vent’anni di attività nell’ambito del progetto ‘Salviamoli Insieme’. – commenta con soddisfazione Elisa Pirro, Consigliera metropolitana delegata all’ambiente e alla tutela della flora e della fauna – Ogni anno i nostri agenti recuperano oltre 2500 animali selvatici in difficoltà e li affidano alle cure degli esperti del CANC o di altri centri specializzati. La tutela degli animali selvatici è un dovere dei cittadini e delle istituzioni, poiché si tratta di specie che sono patrimonio indisponibile dello Stato, cioè di tutti noi”.
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