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Cultura

Torino si sveglia antirazzista: tutti gli eventi in programma

Redazione Quotidiano Piemontese

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Il 21 marzo di ogni anno ricorre la Giornata internazionale per l’eliminazione delle discriminazioni razziali, indetta dalle Nazioni Unite per commemorare l’anniversario del

massacro avvenuto a Sharpville, Sud Africa, nel 1960, nel corso di una manifestazione contro l’Apartheid e le discriminazioni razziali durante la quale dozzine di civili vennero uccisi dalla polizia. Dal 1966, anno in cui l’evento è stato per la prima volta commemorato su decisione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, in tutto il mondo centinaia di organizzazioni non governative, uffici pubblici, partiti politici e associazioni della società civile organizzano migliaia di eventi con l’intento di promuovere la tolleranza, denunciare diverse forme di discriminazioni a sfondo razziale, sensibilizzare l’opinione pubblica contro ogni forma di razzismo.

Dal 2014, l’Associazione Trepuntozero ha lanciato Torino si sveglia antirazzista, una campagna della società civile che mira a portare la difesa dei diritti umani e la lotta alle discriminazioni in piazza, nelle strade, alle persone. Usiamo canali come l’arte, la bellezza, il dialogo per raccontare il nostro messaggio, cerchiamo di essere noi a muoverci verso il nostro pubblico, di farlo riflettere, comprendere, creare empatia.

Per l’anno 2017, Trepuntozero organizza diversi appuntamenti itineranti che mirano a coinvolgere diversi punti della città. Da Borgo Dora, sede dell’associazione in CasArcobaleno, a Mirafiori passando per il centro, per ogni luogo è stata pensata una attività diversa che riesca a coinvolgere le persone in un percorso di coscienza e abbattimento delle forme di razzismo.

Anche i rappresentanti delle istituzioni che hanno partecipato e aderito all’iniziativa.

Marco Giusta, Assessore Pari Opportunità della Città di Torino: “Oggi è la Giornata Internazionale per l’eliminazione delle discriminazioni razziali, ma anche la Giornata Mondiale delle Persone con sindrome di Down: il razzismo e le discriminazioni hanno più aspetti. Per rendere una città inclusiva” ha aggiunto l’assessore “dobbiamo costruire ponti che favoriscano uno sviluppo globale complessivo della comunità e agire affinché cresca la cultura della legalità, del rispetto delle regole comuni e delle scelte personali. Questo perché tutti si possano sentire cittadini attivi, parte integrante del nostro Paese e della nostra società. Quello della Giunta è un approccio laico ma non laicista: le fedi e le religioni sono parte integrante del percorso di cittadinanza attiva, attraverso la creazione di ponti per facilitare l’inclusione e la partecipazione”.

Pe Monica Cerutti assessora all’Immigrazione della Regione Piemonte: “Il 21 marzo vuole essere un momento per porre attenzione sui temi della diversità, dell’inclusione e dell’accoglienza. La Regione Piemonte su questo fronte sta lavorando con impegno su più livelli. Abbiamo avviato progettualità che trasformassero in strutturale il sistema dell’accoglienza sul nostro territorio e i risultati si cominciano a vedere anche grazie alle tante esperienze di buona inclusione dei migranti; abbiamo approvato una legge regionale per il contrasto a ogni forma di discriminazione offrendo alle potenziali vittime strumenti per denunciare eventuali vessazioni e dunque per combatterle anche culturalmente; stiamo lavorando in modo partecipato, quindi anche con gli stessi cittadini e cittadine di nazionalità straniera, a quella che sarà la nuova legge sull’immigrazione della Regione Piemonte, una legge per la promozione della cittadinanza. Quella di oggi è l’occasione per ribadire pubblicamente l’importanza di contrastare con forza ogni forma di razzismo e xenofobia”.

Giampiero Leo, del Comitato Diritti Umani del Consiglio Regionale del Piemonte: “Dal prossimo anno lavoriamo insieme per fare rete, abbattendo le forze negative, quasi come fosse un mantra. Multiculturalità: usiamo bene i nuovi e i vecchi media per evitare forme di razzismo. Manifestazioni come questa sono un successo perché mettono le forze oppositive in netta minoranza”.

Gli eventi in programma

Martedì 21 marzo alle 11.30 in Sala delle Colonne del Comune di Torino si vuole lanciare ufficialmente la serie di eventi durante una conferenza stampa, al termine della quale si svolgerà un flash mob nella adiacente piazza Palazzo di Città: le persone di diversa etnia, religione, genere, orientamento sessuale, disabilità scriveranno su appositi biglietti delle frasi in contrasto alle varie forme di razzismo; i biglietti verranno legati a dei palloncini e liberati in aria.

Venerdì 24 marzo presso la Casa del Parco di via Panetti 1, insieme all’associazione Giosef Unito, organizzeremo una Biblioteca Vivente. La Biblioteca Vivente nasce in Danimarca nel 2000, punta a costruire uno spazio sicuro di condivisione e confronto, nel quale sia possibile affrontare questioni complesse e delle quali non è magari semplice parlare nella vita di tutti i giorni. L’obiettivo principale della Biblioteca Vivente è porsi come sfida verso qualunque tipo di pregiudizio e/o discriminazione diffusa a livello sociale e culturale, contribuendo quindi a rafforzare il senso di comunità e le pratiche di dialogo intercuturale. La Biblioteca Vivente è una vera e propria biblioteca, nella quale i libri viventi non sono di carta ma persone in carne ed ossa, ognuna delle quali si dà un titolo a partire dalla propria appartenenza a uno o più gruppi sociali che sono in qualche modo soggetti a stigma sociale, pregiudizio e/o discriminazione. La Biblioteca Vivente offre l’opportunità di diventare lettori o lettrici sfogliando le pagine di un libro vivente, a partire dal titolo che il libro si è dato. Le letture/conversazioni sono conversazioni uno a uno e rappresentano l’interazione tra il racconto dell’esperienza personale del libro vivente e le domande che chi legge può fare.

Sabato 25 marzo sarà il giorno termine delle attività di Torino si sveglia antirazzista. Dalle 14.30 alle 16.30 insieme all’associazione Giosef Unito, al Gruppo Formazione/Scuole di Arcigay Torino e ai volontari di Arci Servizio Civile si vuole creare una attività di sensibilizzazione della cittadinanza usando il mezzo che per eccellenza unisce gli estremi geografici di Torino raccogliendo la quotidianità di ogni persona: il tram 4. Durante una corsa del tram, prevista da piazza Derna a piazza Caio Mario, si interagirà con i passeggeri fornendo loro strumenti utili per l’abbattimento di stereotipi e pregiudizi che portano a forme di razzismo.

Alle 17.00 in CasArcobaleno si svolgerà una tavola rotonda sull’intersezionalità i cui partecipanti porteranno le proprie specificità in modo da creare una contaminazione positiva tra le diverse realtà. In serata, apertitivo e festa a cura dell’Associazione Trepuntozero, ospite il cantautore Didie Caria.

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