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Smog a Torino, Appendino: “Il nostro unico interesse è tutelare la salute pubblica”

Redazione Quotidiano Piemontese

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“Siamo ben consapevoli che i provvedimenti di emergenza di limitazione del traffico non siano soluzioni definitive. Servono azioni coordinate per favorire la mobilità sostenibile, l’innovazione, il verde, la biodiversità e gli spazi urbani condivisi.

Mette le mani avanti l’assessora all’Ambiente Stefania Giannuzzi che ieri è intervenuta in aula per fornire comunicazioni sull’inquinamento atmosferico e sull’efficacia dei blocchi alla circolazione del traffico veicolare.

“È un dato consolidato nella comunità scientifica che le misure fondamentali di risanamento della qualità dell’aria – in particolare per quanto riguarda il bacino padano – siano quelle di natura strutturale, estese nel tempo e nello spazio.

“Partendo dal principio che le fonti primarie dell’inquinamento atmosferico sono le emissioni dei veicoli diesel – ha spiegato Giannuzzi –  la decisione di applicare le misure elaborate dalla Regione Piemonte in maniera più restrittiva è motivata unicamente dalla necessità di salvaguardare la salute di cittadine e cittadini, ma l’efficacia dipende anche dalle azioni coordinate delle altre amministrazioni del territorio e del bacino padano”.

“È possibile che le misure non abbiano avuto un impatto immediato drastico, ma ciò non mette in discussione né la loro base scientifica, né l’obbligo che ogni Amministrazione ha di limitare le fonti inquinanti. Queste misure però – da sole – non possono consentire il rientro dei parametri della qualità dell’aria nei limiti di legge: dipende dalle situazioni meteorologiche. A conclusione della stagione invernale, analizzeremo gli effetti dei blocchi dei diesel con Città Metropolitana e Arpa, applicando modelli matematici avanzati e valutando le misure per il 2017. Quindi, elaboreremo un piano della qualità dell’aria”.

Non ci va leggero Fabrizio Ricca, della Lega Nord che ha spiegato piccato: Che si tratti di provvedimenti inutili lo dimostrano i dati reali confrontati con le previsioni pubblicate su Facebook. Non è vero che le micropolveri si siano ridotte: è sufficiente leggere i dati dell’Arpa (venerdì il PM10 era a quota 90 e non poco sopra i 40 come affermato dalla Giunta)”.

Per Stefano Lo Russo del Pd il “è del tutto inutile. Il vero problema – ha spiegato –  è che questa Giunta non ascolta nessuno, non dando retta nemmeno ai dati delle centraline di rilevamento resi noti dall’Arpa, che hanno registrato un aumento delle polveri proprio in concomitanza dei giorni di blocco, dimostrando scientificamente che non è servito a nulla”

Sulla stessa linea, Osvaldo Napoli (Forza Italia): “Siamo di fronte a delle contraddizioni evidenti. Per quale motivo un diesel euro 3 o euro 4 con tre persone a bordo può viaggiare, mentre un euro 6, nei casi previsti dal blocco della circolazione, invece non potrà farlo? È incomprensibile: almeno occorrerebbe dare dei pass per l’uso gratuito dei mezzi pubblici”.

Ha quindi concluso il dibattito la Sindaca Chiara Appendino: “Difendo con orgoglio l’operato dell’assessora Giannuzzi. Facciamo politiche che non rincorrono il consenso: il nostro unico interesse è tutelare la salute pubblica. Gestendo l’emergenza, abbiamo compiuto operazioni di contenimento, culturali e all’avanguardia. Abbiamo aderito con convinzione al Protocollo della Regione Piemonte e ci auguriamo lo facciano tutti gli altri Comuni piemontesi”.

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