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‘Se tu non puoi, veniamo noi’, la Questura di Torino rilancia il servizio di ricezione denunce a domicilio

Redazione Quotidiano Piemontese

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Dal 1999 la Questura di Torino ha istituito il servizio di ricezione denunce a domicilio dedicato ai cittadini ultrasessantacinquenni e ad altre fasce deboli, che ora rilancia con una nuova campagna informativa. Il servizio, esclusivo della Polizia di Stato, è stato poi esportato in tutta Italia come modello organizzativo per molte Questure.

Un servizio dedicato ma non esclusivo. Infatti, quando non ci sono richieste di denunce a domicilio, gli operatori sono impiegati nel normale controllo del territorio e pronti a rispondere alle emergenze come avvenuto alcuni giorni fa, quando, in occasione di una rapina, sono intervenuti garantendo l’arresto del reo.

La campagna informativa di sensibilizzazione “Se tu non puoi veniamo noi” finalizzata a far conoscere il servizio e dare utili consigli per la prevenzione del fenomeno delle truffe agli anziani, avviata sin dalle prime fasi del progetto, ha visto nel corso del tempo diverse iniziative non ultima quella dello slogan stampato sul tetrapak del latte della Centrale di Torino.

Lo scorso dicembre, in attuazione della campagna “nonsietesoli#chiamatecisempre”, è stata avviata una collaborazione tra Questura di Torino e Regione Piemonte che ha permesso la stampa di 1000 poster, 10000 locandine e 20000 pieghevoli. Grazie alla collaborazione con Ascom, Curia Metropolitana, Poste Italiane, l’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri della Provincia di Torino, l’Ordine dei Farmacisti, il materiale sarà affisso e distribuito in diversi luoghi di interesse frequentati dagli ultrasessantacinquenni: studi di medici di base, farmacie, negozi, parrocchie, uffici postali e agenzie e filiali di Unicredit.

 

 

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