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Cronaca

Madre denuncia il figlio che le estorce denaro

Redazione Quotidiano Piemontese

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Una donna di 66 anni di Caraglio, nel cuneese, si è rivolta ai carabinieri per denunciare il figlio, 26 anni, che vive con i genitori. La donna ha riferito che il giovane negli ultimi anni, dopo avere perso il lavoro, era diventato sempre più aggressivo con i genitori, in particolar modo con lei, chiedendo, sia a lei che al marito, continuamente ed in modo pressante soldi che poi spendeva al gioco dei videopoker nei bar e sale giochi di Cuneo o per l’acquisto di droga.

Qualche volta, in passato, il giovane avrebbe anche prelevato il danaro che gli serviva dal conto corrente dei suoi minacciando di morte la madre ed usando violenza contro di lei tanto da cagionargli anche lesioni, mai però medicate in ospedale perché la donna all’epoca non voleva denunciarlo ma aveva tentato di recuperare il rapporto con lui.

L’epilogo della vicenda è giunto poi lunedì sera quando il disoccupato ha minacciato nuovamente la madre chiedendogli con insistenza 2mila euro, a suo dire per saldare debiti pregressi di gioco e droga, senza sapere che lei però, alcune ore prima, ormai stanca ed esasperata dalle ripetute vessazioni che da tempo subiva, lo aveva denunciato in caserma. Cos i carabinieri, dopo il prelievo del denaro al bancomat e nell’atto della consegna dei soldi al figlio, lo hanno arrestato in flagranza del reato di estorsione. Il danaro è stato restituito subito alla donna ed il figlio associato al carcere di Cuneo su disposizione del P.M. di turno.

Le indagini dei carabinieri di Caraglio sono però proseguite mediante la raccolta della deposizione di alcuni testimoni, in particolare il padre dell’indagato che sostanzialmente ha confermato quanto denunciato dalla moglie.

L’arresto è stato convalidato dal G.I.P. del Tribunale di Cuneo, il giovane è stato poi scarcerato ma sottoposto al provvedimento cautelare del “divieto di avvicinamento all’abitazione dei genitori ed ai luoghi dagli stessi abitualmente frequentati”, vive ora presso parenti fuori città e, qualora violasse tale obbligo del Giudice, verrebbe immediatamente arrestato dai carabinieri.

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