Biella
Biella, le impediscono di allattare al seno alla Posta e scoppia un caso nazionale
Una neo mamma di Biella, Francesca Castelli, ha vissuto un momento da incubo in un ufficio postale dopo che le è stato vietato di allattare il proprio bimbo all’interno delle Poste in via Pietro Micca. Il racconto di Francesca : “Entro nell’ufficio postale, aspetto il mio turno e, mentre sono allo sportello, mio figlio di tre mesi si sveglia ed inizia a lamentarsi. Pago e mi metto in un angolo per allattarlo ma, come spesso accade, nel mentre si sporca. Quindi chiedo per cortesia di indicarmi il bagno. A quel punto, la signora allo sportello va a chiamare la direttrice, la quale mi dice che non ci sono posti per noi, neanche dietro, che non è un bar e che non posso cambiarlo in mezzo ai clienti”.
La giovane mamma viene invitata a mettersi dietro ad un cartellone, sostenendo anche che è vietato allattare al seno in Posta.
Francesca ha sfogato il suo sdegno sui social e il caso è diventato nazionale, ci sono stati attestati di solidarietà alla protagonista della vicenda.
Ad intervenire anche il ministro Marianna Madia su Twitter
In alcun luogo dovrebbe essere vietato #allattamento. Subito direttiva per tutta la #PA https://t.co/ha3TM2Dwbq
— Marianna Madia (@mariannamadia) January 27, 2017
Le Poste Italiane hanno risposto così
In relazione alla ricostruzione giornalistica su un presunto divieto di allattamento in un ufficio postale, Poste Italiane ribadisce che non è affatto vietato allattare il proprio bambino all’interno dei propri uffici. Nel caso di Biella la mamma ha allattato nella sala principale dell’ufficio postale e il personale si è reso disponibile a trovare la migliore soluzione affinché potesse prendersi cura del bambino con la dovuta privacy.
Per quanto riguarda l’accesso ai servizi igienici, che sono disponibili per i dipendenti e dunque normalmente dietro ai banconi dell’accoglienza clienti, non è possibile accedere per il pubblico per evidenti ragioni di sicurezza. Oggi stesso Poste Italiane contatterà la neo mamma con l’auspicio di ricomporre l’equivoco e invitarla presto nell’ufficio postale con la sua famiglia.
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