Cronaca
Torino, la polizia arresta due stalker in una notte: salvate le compagne
Due storie molto diverse, ma con un comune denominatore. Donne prima innamorate, poi maltrattate, minacciate, terrorizzate dai compagni. Due storie finite questa notte con l’arresto dei persecutori da parte della polizia.
Una delle due per anni ha subito violenze fisiche e psicologiche da parte di un uomo, suo marito, che fin dai primi mesi si era dimostrato un violento. L’altra, dopo una separazione difficile, si innamora di nuovo. Ma il compagno che prima si dimostrava attento e premuroso, quando lei ci ripensa e vuole lasciarlo si trasforma: si apposta sotto casa, la segue, la minaccia. Poi quando capisce che ormai è finita, decide di perseguitarla sui social.
Le volanti della polizia la scorsa notte sono intervenute appena in tempo in un caso: lo stalker era appostato sotto la casa in cui la moglie si era rifugiata dopo essere fuggita da una notte di violenze. Suonava insistentemente al citofono, urlandole di scendere subito. La paura stavolta era troppa: la donna ha chiamato la polizia. L’equipaggio, intervenuto immediatamente, ha capito subito la delicatezza dell’intervento. Ha approcciato l’uomo dicendogli che erano stati i vicini a chiamare la polizia a causa delle urla. Nel frattempo gli agenti hanno chiesto supporto e mentre una pattuglia intratteneva lui, gli altri poliziotti raggiungevano la donna che, finalmente, raccontava la propria storia. Una storia di violenze inaudite, subite per anni tra le mura domestiche. Violenze fisiche e psicologiche, intimidazioni continue, minacce di morte. Lei sapeva che ne era capace. La donna ha parlato ai poliziotti anche dei suoi sospetti: in passato il marito era stato un eroinomane; ha anche partecipato ad una sparatoria e forse nasconde ancora un’arma. Durante la perquisizione a casa, infatti, i poliziotti trovano hanno trovato panetti di droga, bilancino di precisione, migliaia di euro in contanti. Al piano interrato tutto l’occorrente per la coltivazione domestica di marijuana e una pistola rubata e abusivamente detenuta.
Stessa notte, altra zona della città: la polizia ha sorpreso un uomo mentre stava danneggiando un’auto. Aveva appena inserito dei liquidi nel serbatoio della benzina, verosimilmente per danneggiare il motore, e stava forando una ruota con dei grossi chiodi. Veniva rintracciata la proprietaria dell’auto e lì, di fronte all’ennesimo sopruso subito dall’uomo, davanti agli agenti in divisa, trova il coraggio che per anni le è mancato. Gli agenti intuiscono che la situazione è delicata. La donna viene accompagnata negli uffici delle volanti, dove finalmente racconta la propria storia.
Anche lei si fidava di quell’uomo, un collega di lavoro. Una storia come tante. Poi iniziano le strane richieste di denaro. Richieste di fiducia, ricerche di dimostrazioni di affetto. Lei non ci sta, decide di lasciarlo. E l’uomo che conosceva si trasforma in uno stalker: si apposta sotto casa, la osserva per ore, la pedina. A volte le lascia dei regali. Altre volte le fora i pneumatici. Poi inizia la persecuzione sui social. Ogni giorno compaiono nuovi insulti sul suo profilo. Ed infine l’uomo, per tormentarla, inizia a pubblicare foto che ritraggono la sua vita privata. Immagini intime con commenti osceni. La vita di lei diventa un inferno.
I due uomini sono stati arrestati dalla polizia: il primo ha una sfilza di precedenti. Ora dovrà rispondere di maltrattamenti in famiglia, detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio e di detenzione illegale di arma da fuoco. Il secondo di atti persecutori.
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