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Con i fondi della Compagnia di San Paolo rifiorisce la Cappella dei Mercanti, gioiello della Torino barocca LE FOTO
Oltre 25 milioni di euro per il recupero delle Chiese del centro storico di Torino, 26 Chiese restaurate, 350 mila euro per il restauro della Cappella dei Mercanti, che viene inaugurata, nuovi itinerari culturali per creare una stretta connessione tra il patrimonio artistico conservato nelle chiese di via Garibaldi e le collezioni del Polo Reale in modo che gli edifici sacri possano diventare parte di un unico percorso artistico di scoperta della città: questi i dati del progetto Edifici Sacri della Compagnia di San Paolo.
“Il restauro della Cappella dei Mercanti era atteso da molti anni, perché nei secoli passati ci sono stati solo dei rattoppi, spesso nocivi con le autentiche cromie degli artisti che hanno lavorato inizialmente- spiega Lorenzo Masetta, presidente della Cappella dei Mercanti – Ora, grazie all’apporto della Compagnia di San Paolo, si può ammirare non solo la bellezza della volta del Legnanino, ma anche tutti gli apparati decorativi intorno alle finestre e nei piccoli angioletti e putti dorati, nonché la parte esterna della cantoria. Un lavoro veramente certosino merito dei giovani restauratori. Con questo importante recupero, ora siamo non solo ‘un luogo sacro destinato al culto’, ma anche ‘un monumento pregevole d’arte e cultura’ come confermato all’inizio del secolo scorso dal Ministero della Pubblica Istruzione. La Cappella dei Mercanti è quindi un pregio che pone la città di Torino ai vertici delle capitali del Barocco a livello internazionale”.
Il presidente della Compagnia di San Paolo, Francesco Profumo, spiega il significato dell’intera operazione: “La presentazione dei restauri della Cappella dei Mercanti è la migliore occasione per fare il punto sulla campagna di restauri a favore delle chiese architettonicamente più rilevanti del centro storico di Torino che la Compagnia di San Paolo ha avviato fin dal 2000. L’obiettivo è stato quello di promuovere un percorso tra le testimonianze religiose d’arte barocca da sviluppare contestualmente al programma di recupero e valorizzazione del patrimonio museale della città per realizzare un distretto culturale urbano, dove il dialogo tra le architetture di pregio, il sistema dei musei e i luoghi deputati alle performing arts e alla produzione di cultura possa diventare un motore in grado di creare uno sviluppo a lungo termine per Torino. È stato inoltre ideato un progetto culturale che ricostruisce il legame tra il patrimonio artistico di matrice religiosa di Via Garibaldi e i Musei Reali, così che gli edifici sacri possano diventare parte di un unico itinerario artistico insieme alle collezioni sabaude, attraverso l’attivazione di itinerari tematici e temporanei. L’obiettivo è di ‘prolungare’ le visite anche al di fuori degli spazi museali, contribuendo ad aprire il Museo alla città e riconsegnando a via Garibaldi un nuovo significato culturale”.
La Cappella dei Mercanti è composta da uno spazio ad aula rettangolare, chiusa con un’unica volta lunettata. Le pareti ospitano 11 dipinti su tela (realizzati entro il 1712 da Stefano Maria Legnani, Andrea Pozzo, Sebastiano Taricco, Luigi Vanier, Niccolò Carlone e, ora in sacrestia, Guglielmo Caccia detto il Moncalvo) e 6 statue di Giuseppe Plura; la volta è affrescata dal Legnanino con la collaborazione dei quadraturisti fratelli Grandi.
All’originale parete di controfacciata è addossato il complesso della macchina dell’organo, che giunse nella cappella nel 1698 e che venne inserito all’interno di una cantoria intagliata dal minusiere Michele Crotti, successivamente riallestita e ingrandita nel 1772 per ospitare l’attuale organo di dimensioni maggiori.
Il progetto generale di restauro è stato elaborato nei primi mesi del 2015 coinvolgendo nel gruppo di lavoro oltre agli architetti e ai vari restauratori, anche gli storici dell’arte che hanno condotto le indagini archivistiche e storiche. Prima dei lavori di restauro sono stati eseguiti ulteriori saggi stratigrafici che hanno confermato i dati desunti dalla ricerca storica e le proposte elaborate in fase progettuale. I lavori, iniziati alla fine del 2015 e terminati nel settembre 2016, hanno riguardato la volta affrescata e le pareti, la cantoria e le statue lignee.
Il progetto della Compagnia di San Paolo “Torino città d’arte e cultura tra via Garibaldi e i Musei Reali”
La Compagnia di San Paolo a partire dal 2000 ha avviato una campagna di restauri a favore delle chiese del centro storico architettonicamente più rilevanti, spesso collocate in prossimità di edifici di architettura civile di pregio, per promuovere in maniera sistemica un percorso tra le testimonianze religiose d’arte barocca da affiancare al programma di recupero e valorizzazione del patrimonio museale della città.
Nel quadro della collaborazione tra la Compagnia di San Paolo e l’Associazione Guarino Guarini (nata nel 1999 per favorire la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio religioso della diocesi di Torino) è stato avviato ora un progetto di presentazione delle chiese di via Garibaldi (da San Lorenzo a Trinità, Santi Martiri, cappella dei Mercanti e Misericordia), pensato per connettere la fruizione dei Musei Reali con la fruizione del patrimonio storico-artistico conservato nelle chiese torinesi.
Il progetto prevede l’attivazione di itinerari tematici e temporanei, volti a far scoprire una pluralità di chiavi di lettura che legano le opere nei musei e le opere nelle chiese. L’obiettivo è quello concentrare le azioni su Via Garibaldi, per restituire valore culturale a un asse viario oggi noto soprattutto per la vocazione commerciale e creare una stretta connessione tra il patrimonio artistico conservato nelle chiese di Via Garibaldi e le collezioni del Polo Reale, per contribuire alla valorizzazione globale della città e dei suoi tanti tipi di patrimonio.
Il primo itinerario “Artisti di corte e devozioni laicali nella città capitale” che ha carattere specificamente storico, ed è collegato alla mostra promossa dai Musei Reali “Le meraviglie del mondo Le collezioni di Carlo Emanuele I di Savoia”, attraverso un rimando tra una selezione delle opere in mostra e di quelle conservate nelle principali chiese di Via Garibaldi (Santi Martiri, Cappella dei Mercanti, SS. Trinità e Misericordia), consente al visitatore di scoprire un patrimonio di arte e architettura ancora poco noto ma fondamentale per comprendere la storia comune a tutta la città.
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