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Cronaca

La donna scambiata per terrorista al cinema: una vergogna simile non l’ho mai provata, ora ho paura persino ad uscire di casa

Redazione Quotidiano Piemontese

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Souad Ghennam, la donna di 45 anni, di origine coinvolta suo malgrado in una psicosi collettiva in un cinema di Torino quando molti spettatori si sono proiettati fuori dalla sala spaventati da una famiglia magrebina che stava chattando con lo smartphone.

La donna intervistata è sconvolta: “Una vergogna simile non l’ho mai provata. Ci guardavano  tutti. Vorrei sapere chi è e stato a denunciarmi,  Nessuno ci ha chiesto scusa, solo i Carabinieri ci hanno detto di non preoccuparci.

Il film si è interrotto, ho pensato che fosse un guasto. Poi sono arrivati i Carabinieri: che imbarazzo. Non abbiamo mai fatto del male a nessuno. Io e mio marito viviamo qui da 15 anni e Torino è la nostra seconda casa.  Il biglietto del cinema era un regalo della figlia. Lei e il suo fidanzato sono sordi, ma hanno voluto venire al cinema con noi.

Mia figlia ci aveva regalato per le feste alcuni biglietti per un film, ma quando è stata proiettata una scena di sesso, essendo sordomuta e seduta in un’altra fila, si è preoccupata e mi ha scritto un messaggio per spiegarmi che non voleva mancare di rispetto ai suoi genitori.

Da allora mi vergogno ad uscire di casa, come hanno fatto a pensare che fossi una terrorista? Solo perchè porto il velo? Questo ormai è il mio paese, uno dei miei figli è anche nato qua. L’Isis non è l’islam, sono dei folli che non c’entrano con la religione. Quella sera volevamo solo divertirci, tutti insieme.

Ora ho paura persino  ad uscire di casa”.

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